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Google amministra uno dei più grandi store delle app per dispositivi mobili, con miliardi di download e di contenuti che si svolgono quotidianamente. Da questi grandi numeri derivano grandi responsabilità, con le quali BigG mostra alcuni segni di poca solidità.
Questo perché, come sottolineato da Android Police, Google ha generato della confusione ultimamente tra alcuni sviluppatori che si sono visti chiudere i loro account e rimosse le loro app dal Play Store per motivi poco chiari. Uno degli esempi più significativi corrisponde alla rimozione di Simple Keyboard, una tastiera virtuale basata sul codice AOSP che aveva milioni di download sul Play Store.
Lo sviluppatore ha riferito di non aver ricevuto alcuna comunicazione preventiva da parte di Google in merito alla chiusura dell’account, e attualmente il team Google non ha ancora chiarito quali termini di servizio lo sviluppatore avrebbe violato per incorrere nella chuisura del suo account.
Nello stesso contesto troviamo la sospensione dell’app LeafSnap, un’app per il riconoscimento delle piante e per la programmazione dell’irrigazione con 3 milioni di download. Il team del Play Store ha comunicato con gli sviluppatori, per accertare che non ci siano violazioni dei termini di servizio, ma dopo diversi giorni Google ancora non ha reso di nuovo disponibile l’app sul Play Store. Questo chiaramente sta danneggiando economicamente gli sviluppatori.
Questi due esempi lampanti si sono verificati dopo altri eventi simili, come la rimozione di AutoVoice perché un utente l’avrebbe usata per tradurre parolacce, la rimozione di un player video per aver menzionato il formato .ass per i sottotitoli, oppure la rimozione di Podcast Addict, successivamente ripristinata con tanto di scuse da parte di Hiroshi Lockheimer.
L’articolo Google fa un po’ di confusione con gli sviluppatori sul Play Store sembra essere il primo su Androidworld.