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Anche per i viaggi è in arrivo una stretta. Mentre alcuni Paesi hanno riaperto le frontiere al turismo internazionale, la mappa dell’Europa torna a tingersi di rosso e rosso scuro. E la Commissione europea, fa sapere Anna Galego Torres, direttrice generale della Direzione Giustizia e consumatori della Commissione europea, “all’inizio della settimana prossima, avanzerà una proposta per rivedere la raccomandazione sui viaggi liberi e sicuri” tra i Paesi Ue, anche per disciplinare “gli spostamenti dalle aree nelle quali il virus sta circolando a livelli particolarmente alti e per contenere la diffusione di ogni potenziale variante di coronavirus”.
Cosa possono e non possono fare in Europa le persone non vaccinate
19 Novembre 2021
Le raccomandazioni valide sino ad ora verranno aggiornate e includeranno elementi sul Green Pass europeo ottenuto con la vaccinazione che fino a oggi non aveva una scadenza, al contrario di quello per guarigione che scade sei mesi dopo l’ultimo test positivo. La durata per i vaccinati potrebbe essere di 9 mesi. Ma si pensa anche a introdurre un sistema che tenga conto della “mappa a semaforo” pubblicata ogni settimana dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. L’extrema ratio è adottare il modello “2G” per chi viene dalle regioni “rosso” o “rosso scuro” (in questo momento in Italia Marche, Veneto e Friuli-Venezia Giulia): in quel caso il Certificato sarebbe valido solo per i vaccinati e per i guariti e non sarebbe più sufficiente il solo tampone per muoversi.
Ecco intanto cosa bisogna fare per viaggiare in Italia, in Europa e all’estero.
In Italia
Tra le Regioni bianche (o gialle) ci si sposta liberamente all’interno del Paese in auto, ma per viaggiare su aerei, treni Intercity o ad Alta velocità e traghetti è necessario avere il Green Pass. Se una regione dovesse passare in zona rossa o arancione a causa dell’incremento della percentuale di occupazione dei posti letto nei reparti ordinari o di terapia intensiva, sarà necessario il Green Pass anche per spostarsi in entrata e in uscita dalla propria Regione.
Ovviamente il Green Pass è necessario ovunque per partecipare ad attività sociali, sportive e ricreative. Se dovesse scattare la zona gialla bisognerà indossare le mascherine anche all’aperto e non ci si potrà sedere a tavola in più di 4 persone al ristorante, a meno che non si sia tutti conviventi: addio cenone della Vigilia o di Capodanno. La capienza dei cinema scende al 50%, chiudono le discoteche. In arancione o peggio in rosso le attività di ristorazione invece chiudono, lasciando spazio solo al delivery o all’asporto.
Chi arriva in Italia – come pure che gli italiani che tornano a casa – da un Paese Ue deve avere il certificato verde, mentre dagli altri Paesi è necessario anche un test molecolare o antigenico negativo nelle 72 ore precedenti (da 48 ore per gli ingressi dal Regno Unito). Bisogna inoltre presentare il Passenger locator form, un modulo obbligatorio di viaggio. La Sicilia ha appena varato una ulteriore stretta, che resterà in vigore fino al 31 dicembre: dovranno sottoporsi al tampone nei porti e aeroporti siciliani anche i viaggiatori che arrivano dalla Germania e dal Regno Unito.
Per garantire spese natalizie in sicurezza, alcuni sindaci stanno rafforzando le precauzioni: i sindaci di Venezia, di Verona e di Arezzo, ad esempio, hanno annunciato l’obbligo della mascherina anche all’aperto e del Green pass per accedere ai mercatini di Natale. A Bolzano, Trento e Rovereto, dopo aver mostrato la Certificazione, si riceve un braccialetto, ogni giorno di mercato di un colore diverso, come un lasciapassare per lo shopping.
Destinazione Parigi
Mentre la Francia valuta quali misure interne adottare, le regole per chi arriva dall’Italia restano invariate: per i vaccinati e anche per gli under 12 non vaccinati al loro seguito, per chi presenta un tampone molecolare effettuato 72 ore prima del viaggio e per i guariti dal Covid da meno di 6 mesi non c’è alcun obbligo di quarantena, basta avere il Green Pass.
Andare a Londra
I viaggiatori che abbiano completato il ciclo di vaccinazione da almeno 14 giorni devono prenotare un tampone da svolgere nel Regno Unito entro il 2° giorno dopo l’arrivo (c.d. “day 2 test”) da una lista di distributori autorizzati; compilare un passenger locator form (indicando anche gli estremi della prenotazione del tampone “day 2 test” e dichiarando di aver completato un ciclo di vaccinazione contro il coronavirus in Italia); portare con sé il Green Pass da esibire, su richiesta, alla frontiera. Rispettando queste tre norme si può evitare il tampone prima della partenza e l’isolamento cautelare dopo l’arrivo nel Regno Unito. I non vaccinati e coloro i quali hanno fatto una sola dose devono presentare il risultato negativo di un tampone Covid-19 effettuato nei tre giorni precedenti il giorno della partenza; prenotare e pagare due tamponi Covid-19 da effettuare entro il 2° giorno e l’8° giorno dall’arrivo nel Regno Unito; compilare un formulario online (“passenger locator form”) nei due giorni precedenti il giorno della partenza; osservare un isolamento cautelare di durata ordinaria di 10 giorni; sottoporsi a due tamponi di controllo, entro il 2° giorno e l’8° giorno dopo l’arrivo nel Regno Unito. Infine, i minori: sotto i 4 anni sono esentati da tamponi e isolamento domiciliare anche se non hanno il Green Pass; dai 5 ai 17 anni sono esentati dal tampone pre-partenza e dall’obbligo di isolamento cautelare, ma devono sottoporsi a un tampone di sorveglianza (c.d. “day 2 test”) entro il 2° giorno dopo l’arrivo.
Viaggiare in Usa
Chiunque voglia raggiungere gli Stati Uniti tramite volo aereo dovrà essere completamente vaccinato e fornire la prova dello stato di vaccinazione, cioè il Green Pass ottenuto con la somministrazione, prima di imbarcarsi. Le compagnie aeree verificheranno la documentazione necessaria al volo e all’ingresso negli States. Tre giorni prima del volo bisogna inoltre presentare la documentazione di un test virale (molecolare o antigenico naso/faringeo) negativo effettuato prima della partenza. Per i bambini con meno di 12 anni esclusi al momento in Italia dalla vaccinazione basterà il tampone negativo ma andrà fatto il giorno prima del viaggio.
Partire per la Spagna
Tutti i turisti che vogliono andare in Spagna via mare o in aereo, inclusi i bambini di qualsiasi età, devono compilare un modulo di controllo sanitario prima della partenza (in caso di viaggio in aereo il modulo va compilato 48 ore prima del viaggio). Per evitare quarantene bisognerà avere il Green Pass da vaccinazione, guarigione da Covid o tampone, come per il resto dell’Unione europea.
Verso l’Austria in lockdown
A partire da lunedì 22 novembre 2021, a causa dell’elevato numero di contagi da Covid-19, il governo austriaco ha imposto il lockdown nazionale per tutti, vaccinati e non, e anche regole più stringenti per chi entra nel Paese. È necessario quindi avere il Green Pass secondo il modello “2,5 G”. Ovvero bisognerà mostrare un test molecolare, anche in inglese o tedesco, attestante la negatività al Covid 19. Il tampone dev’essere stato effettuato nelle 72 ore precedenti l’ingresso in Austria. Il test antigenico è ammesso solo per i pendolari e dev’essere fatto non più tardi di 24 ore prima del viaggio. Oppure presentare un certificato, sempre in inglese o tedesco, attestante la guarigione dal Covid-19 contratto negli ultimi 6 mesi. O ancora esibire un certificato, in inglese o tedesco, attestante l’avvenuta vaccinazione al Covid, con ciclo completo. Il Green Pass esonera dalla quarantena di 10 giorni. Per i bambini fino a 12 anni o per chi passa dall’Austria ma è diretto altrove e non fa soste nel Paese non è richiesta la Certificazione verde.
Natale in spiaggia
Per chi medita un Natale in spiaggia, per Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana, come pure per Sharm El Sheikh e Marsa Alam, sono aperti, fino a gennaio, “corridoi turistici Covid-free” che prevedono un attento screening alla partenza e al rientro. Per approfittare dei “corridoi” bisognerà necessariamente avere il Green Pass e massimo 48 ore prima di partire sarà obbigatorio sottoporsi a un tampone antigenico o molecolare con risultato negativo. Se si resta in vacanza una settimana o più, bisognerà fare un altro test a metà soggiorno. Al rientro cade ogni obbligo di quarantena o isolamento fiduciario ma solo se, all’imbarco, si presenta il risultato negativo di un ulteriore test fatto 48 ore prima del viaggio e se ci si sottopone, all’arrivo in aeroporto, a un nuovo, ultimo tampone. Le regole valgono sia per i voli diretti verso le mete di vacanza che per quelli che fanno scali intermedi.
Natale in montagna
Alla vigilia della stagione invernale c’è preoccupazione in Alto Adige. La maggior parte degli impianti riaprirà tra il weekend del 27 novembre e l’8 dicembre. Se la regione dovesse scivolare verso la zona gialla, o peggio l’arancione (che prevede anche la chiusura degli impianti di risalita), potrebbe essere nuovamente un disastro per il turismo invernale, chiuso da 20 mesi. Al momento per sciare, come già accade dal 6 nomembre a Cervinia, in Valle D’Aosta, non ci sono limitazioni ma per viaggiare sugli impianti di risalita – seggiovie, funivie, cabinovie – è necessario avere il Green Pass e indossare una macherina chirurgica o Ffp2. Il limite della capienza per cabinovie e funivie è fissato all’80%, per le seggiovie al 100% a meno che non siano coperte dalla cupola antivento (in quel caso cala all’80%).