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Beppe Grillo è Beppe Grillo, lui fa e lui disfa, da sempre. Così per i suoi ‘figli’, politicamente parlando, che hanno deciso di lasciare la casa madre, dedica un ironico e poco urbano post: l’immaginario album degli zombie. Ci sono le faccine di tutti, da Luigi Di Maio all’ex fedelissimo Davide Crippa, da Laura Castelli a Federico D’Incà, come delle figurine da attaccare. C’è pure Federica Dieni, fresca d’addio, stamani.
Giusto ieri Giuseppe Conte aveva scritto e pubblicato un lungo post chiedendo agli ex di “non rompere le scatole”: della serie, ve ne siete andati perché non sarete ricandidati, almeno risparmiateci i piagnistei. Oggi Grillo che rafforza il concetto, gli zombie, come i vecchi politicanti: “Sapevamo fin dall’inizio di dover combattere contro zombie che avrebbero fatto di tutto per sconfiggerci o, ancor peggio, contagiarci. E così è stato: alcuni di noi sono caduti, molti sono stati contagiati”, aveva scritto sul proprio blog il 30 luglio.
La senatrice ex Movimento Simona Nocerino, oggi con Di Maio in Progetto civico, protesta: “Quindi i 300 mila euro con i soldi dei cittadini che il Movimento ti dà, servono a questo? A fomentare odio?”. Ma serve a poco perché sui social la virata pre-2018 alla base, perlomeno quella rimasta, piace parecchio. I 5 Stelle di nuovo contro tutto e tutti, in primis gli ex compagni di viaggio.