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Il tribunale di Alessandria ha condannato Naike Rivelli, attrice e figlia di Ornella Muti, per diffamazione ai danni della conduttrice televisiva Barbara D’Urso.
Rivelli, secondo l’accusa, in due video pubblicati sul proprio profilo Instagram nel 2019, usò espressioni tali da far intendere che il successo lavorativo della D’Urso fosse dovuto non tanto alle capacità professionali ma a favoritismi ottenuti mediante espedienti legati alla sfera sessuale.
Secondo la difesa Naike Rivelli non ha mai voluto offendere Barbara D’Urso, ma ha svolto una critica ad un modello di televisione rappresentato dalla stessa D’Urso.
Il giudice Maria Teresa Guaschino ha condannato la Rivelli a una multa di 800 euro, riconoscendone le responsabilità limitatamente ad uno degli episodi contestati. Pena sospesa condizionata al pagamento della somma diffidata a titolo di provvisionale entro il termine di un anno dal passaggio in giudicato, e non menzione. Il pubblico ministero, Andrea Ratti, aveva chiesto una pena superiore (7 mesi), ritenendo che le frasi pronunciate nei confronti della D’Urso fossero offensive sia dal punto professionale che personale.