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Finalmente, dopo tanti cantanti schierati contro, e Giorgia, e Elodie, e altri minori, Giorgia Meloni ha trovato il suo Davide Van De Sfroos, il suo Mariano Apicella, ma molto più popolare e intonata: è Laura Pausini, che ospite di un programma della tv spagnola si è rifiutata di cantare Bella ciao perché è una canzone “troppo politica”. Una tesi già cara a un pezzo importante della destra italiana, sicuramente al Movimento sociale nel quale l’aspirante presidente del Consiglio si è formata e nei partiti che ha figliato.
Spiegare ancora una volta l’evidenza, ovvero perché Bella ciao non è un pezzo di parte sarebbe avvilente, quanto lo è sempre stato constatare che c’è una quota di italiani che non ha mai ritenuto dirimente scegliere tra gli occupanti nazisti e i partigiani, di ogni colore, che hanno ridato all’Italia libertà e democrazia. A discolpa di Pausini si può pensare solo che non conosca il brano, però è difficile crederci.
Resta solo la delusione per la scivolata di un’artista così brava e una ragione in più per spiegare come mai Marco è andato via e non ritorna più.
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