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Potrebbe esserci la reazione a un farmaco, il Sufentanil, alla base della morte di Helen Comin, 50 anni, di Cittadella (Padova), morta il 10 settembre 2024, a seguito di un intervento di sostituzione delle protesi mammarie in una clinica del Trevigiano, la DiViClinic di Castelfranco Veneto, rinomata per la chirurgia estetica.
Ora la struttura si trova al centro dell’indagine della Procura di Treviso, con due medici iscritti nel registro degli indagati.
L’intervento
L’intervento, di routine, prevedeva la sostituzione delle protesi mammarie, inserite circa dieci anni prima. La donna era in ottima salute e l’operazione eseguita il 5 settembre sembrava fosse perfettamente riuscita, così come il decorso post operatorio. Ma poi qualcosa è andato storto perché la paziente ha avuto una gravissima crisi cardiaca, cadendo in coma. Poi la morte.
Il sospetto
Dalle cartelle poste sotto sequestro non appaiono anomalie se nonché a far suonare il campanello di allarme è stata una telefonata tra un’infermiera della clinica e l’ospedale di Castelfranco a proposito di questo potentissimo antidolorifico, il Sufentanil appunto, che potrebbe essere stato somministrato alla donna per alleviare i dolori post-intervento. Ma con l’anestesia ancora in circolo potrebbe essere stato scatenato un ‘effetto paradosso’, ossia il potenziamento dell’anestesia ancora in atto. Il cuore sarebbe andato sotto stress provocando il coma.
Il mistero
Resta da chiarire come mai nelle cartelle cliniche sequestrate il farmaco non sia stato mai menzionato. La risposta potrebbe venire dall’autopsia che potrebbe confermare la presenza del medicinale nel corpo di Helen Comin e permettere di risalire al colpevole.