Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli n. 3830/21

VIES Newsletter

Gratuito / Prova ora

Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli n. 3830/21

I nuovi nati e il prossimo secolo: la Gen Beta tra viaggi sulla luna e intelligenza artificiale

[ Leggi dalla fonte originale]

Chi si era da poco abituato a sentir parlare di Generazione Z e Alpha dovrà prendere appunti ancora una volta. Perché i nuovi nati di quest’anno – Agata, Flavio, Violante sono i nomi dei primi venuti al mondo alla mezzanotte del primo gennaio – fanno già parte di un gruppo tutto nuovo: la generazione Beta. I membri di questa categoria sociologica, coniata dal ricercatore australiano Mark McCrindle, sono i nati tra il 2025 e il 2039, anno in cui verranno soppiantati dalla definizione successiva.

Ipertecnologi e iperconnessi

Figli dei tardi Millennials (1981-1996) e dei più adulti Gen Z (1997-2009), saranno i primi ad affacciarsi con certezza nel nuovo secolo. Da tutti gli altri si distinguono anche perché sono “iper”: ipertecnologici e iperconnessi, immersi in un’era in cui intelligenza artificiale e automazione non sono più il futuro, ma la quotidianità. Forse saranno meno succubi dei social rispetto agli “iPad Kids”, i bambini nati dal 2010 al 2024 ed esposti online dai genitori fin dalle ecografie. Ma in eredità riceveranno sfide sempre più urgenti, dalla crisi climatica a quella demografica.

Il nuovo punto di partenza

Se nella definizione di “Generazione Z” era racchiuso il senso di una profonda crisi, la fine di un ciclo, la caduta di tutte le certezze, McCrindle aveva invece visto nella successiva Gen Alpha il momento di una svolta. Niente più disillusione per il futuro, precarietà, l’ascesa di una tecnologia intelligente in cui rischiare di rimanere ingabbiati. “Sono le prime generazioni nate interamente nel ventunesimo secolo: un nuovo punto di partenza per trovare delle soluzioni alle grandi sfide del nostro tempo, lontani dall’inerzia e dagli schemi interpretativi del Novecento”, prospetta l’esperto Alessandro Rosina, docente di demografia alla Cattolica di Milano.

ChatGpt e la realtà virtuale

Ed ecco che serviva allora ripartire dall’inizio e con un nuovo alfabeto, quello greco, lo stesso che oggi dà il nome anche a questa nuova generazione di bambini, destinati a crescere in un mondo impensabile per chi li ha preceduti. Un mondo in cui l’intelligenza artificiale sarà talmente pervasiva da riscrivere le modalità di apprendimento e di lavoro, in cui chiunque potrà possedere un’auto a guida autonoma e dove le tecnologie sanitarie indossabili saranno all’ordine del giorno. “Forse persino il turismo spaziale: i cambiamenti in atto saranno opportunità nuove”, anticipa Rosina. E così anche interrogare ChatGpt, girare il mondo in realtà virtuale, niente di tutto questo avrà per la Gen Beta il sapore di un’innovazione rivoluzionaria. A scuola, sul lavoro e nei rapporti d’amicizia, l’interazione sarà prima di tutto digitale, perché i confini tra realtà e virtuale saranno sempre più labili, inconsistenti.

I discendenti della generazione “ecoansia”

Un freno al tempo trascorso davanti allo schermo del cellulare potrebbe arrivare, però, proprio dai genitori Gen Z, consapevoli a proprie spese dei rischi dello sharenting e dell’abuso social. “I figli saranno più preparati alle sfide che altre generazioni hanno già affrontato prima di loro”, spiega l’esperto. Per lo stesso motivo saranno ancora più ambientalisti, perché discendenti della generazione “ecoansia”, quella di Greta Thunberg, la stessa che ritroveranno come classe dirigente quando saranno giovani. “Guerra, epidemie e riscaldamento climatico: tutte le inquietudini di oggi diventeranno sempre più urgenti”, aggiunge il demografo. “Ogni generazione ha due possibilità: subire passivamente i cambiamenti o diventarne protagonista”.

Il picco nello squilibrio generazionale

Peccato che saranno sempre di meno: il 16 per cento della popolazione mondiale entro dieci anni, mentre oggi la Gen Alpha è al 23 per cento. Nel 2050 vivranno la fase adulta, poi a 75 anni conquisteranno il nuovo secolo, il ventiduesimo, dove trascorreranno una vecchiaia sempre più lunga. “Fatta eccezione per l’Africa, il mondo continuerà a crescere a fatica”, prospetta Rosina, “e quando la Gen Beta sarà adulta si ritroverà circondata da anziani. In quel momento si registrerà un picco nello squilibrio generazionale: a lei toccherà l’onere di ripensare il sistema sociale e renderlo sostenibile”.

 

Il Portale Web dell’informazione libera

VIES TV

L’articolo che hai letto è stato di tuo interesse?

Scopri gli articoli correlati e lascia un commento!

Contattaci per info e collaborazioni.

Tags

Condividi questo post:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vuoi restare aggiornato sulle ultime news e le nuove uscite della nostra Web TV?
Iscriviti alla nostra Newsletter, ti invieremo solo informazioni utili e di valore.

Iscriviti alla nostra Newsletter mensile

Ricevi notifiche e riepiloghi delle notizie del mese

Non ti invieremo mai nessuno spam,
solo contenuti utili e di valore.

Il portale web dell’informazione libera.