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Domani è il giorno delle parlamentarie del M5S riservate agli iscritti. Ed è anche quello in cui si saprà chi sono i 18 candidati capilista scelti direttamente da Giuseppe Conte, personalità interne ed esterne al partito che, con ogni probabilità, saranno elette. Sui nomi c’è riserbo assoluto, ma verosimilmente verranno inseriti i quattro vice del presidente del partito (Riccardo Ricciardi, Michele Gubitosa, Mario Turco e Alessandra Todde; non Paola Taverna che ha raggiunto il limite di due mandati), il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli, la ex sindaca di Torino Chiara Appendino.
Altri papabili: i capigruppo di Camera e Senato, Francesco Silvestri e Mariolina Castellone; i parlamentari uscenti Ettore Licheri e Vittoria Baldino. E poi, per la quota società civile, da giorni si parla di Federico Cafiero de Raho, ex procuratore nazionale Antimafia; del presidente dell’Inps Pasquale Tridico; di Dario Vassallo, fratello di Angelo, il sindaco di Pollica ucciso nel 2010. Ci potrebbero essere anche un paio di imprenditori del sud Italia.
La scelta di calare dall’alto questi nomi a molti non sta andando giù nel partito; le contrarietà di Virginia Raggi erano note, ieri si è aggiunto Danilo Toninelli, «ma che è ’sta roba qua? Vi do un consiglio, votate quelli che ritenete essere i migliori, quelli che vi possono rappresentare meglio», ha spiegato ai suoi follower su Instagram. Sul vecchio Blog delle Stelle rimasto in mano a Davide Casaleggio — il quale ieri si è sposato con Enrica Sabatini, socia dell’associazione Rousseau — si sono messe in fila le vecchie denunce di Beppe Grillo e del M5S contro le “buffonarie”, le primarie sperimentate in passato dal centrosinistra in cui si verificavano casi di candidati piazzati dai vertici in cima alle liste.
«Un candidato dovrebbe presentarsi per rispetto verso gli elettori in una sola circoscrizione. Questo è uno schifo», si scriveva nel 2013. Una pratica che a questo giro abbraccerà anche il M5S. Curiosità dalle autocandidature: Conte si è apposto nel collegio Lazio 1 alla Camera, nel collegio Piemonte 2, sempre Camera, corre il marito della ministra Fabiana Dadone (lei ha raggiunto il limite dei mandati), Ergys Haxhiu.
In Calabria invece via libera all’uscente Riccardo Tucci, rinviato a giudizio per frode fiscale. Diversi depennati invece in Campania, sospettati di vicinanza a Luigi Di Maio. Intanto è stato reso pubblico il programma elettorale del Movimento. Slogan: “Dalla parte giusta, cuore e coraggio per l’Italia di domani”. Ci sono i vari temi che hanno contraddistinto l’azione di governo dei 5 Stelle in questi anni.
Cashback, proroga del Superbonus, rafforzamento del reddito di cittadinanza con anche dei correttivi, salario minimo a 9 euro, stage retribuiti, parità di stipendio tra uomini e donne, un nuovo Statuto dei lavoratori che coinvolga anche gli autonomi, evitare il ritorno della Fornero, sperimentazione della riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, taglio dell’Irap per le imprese. In politica estera: solida collocazione dell’Italia nell’alleanza atlantica e nell’Ue ma «con un atteggiamento proattivo e non fideistico». E infine no alla corsa al riarmo, sì invece al progetto di difesa comune europea per pace e sicurezza.