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Il CAF Fenalca, ospite a ‘La Res Publica’: “Occhio alle fake news. Il digitale? Sì, ma snellire la burocrazia”

Il CAF, soprattutto in tempi di pandemia, sempre più punto di riferimento per i cittadini. Ne abbiamo parlato giovedì 28 gennaio 2021, nella puntata de ‘La Res Publica’, con in studio il dott. Salvatore Filacchione, Direttore operativo del CAF Fenalca, e in collegamento la dott.ssa Stefania Lamberti, Presidente Fenalca.

I temi trattati sono stati tanti. Innanzitutto, il ruolo svolto dai CAF in tempi di pandemia. Un ruolo sempre più ampio. “Con la pandemia – ha dichiarato Filacchione – è emersa una esigenza: i cittadini si sono trovati soli. Quindi, hanno avuto necessità di avere delle informazioni con le quali in passato non avevano mai avuto a che fare. Con il lockdown abbiamo avviato una campagna di informazione straordinaria“.

Si è parlato anche dei vari bonus: “Allargare la fascia di reddito per avere i bonus – ha proseguito Filacchione – ha allargato il target, quindi è aumentata la fascia di persone che si è rivolta a noi. Se allarghiamo la fascia ISEE, tutto diventa più complicato. Per individuare il target, devi anche comprendere le esigenze dei territori. E, in questo, i CAF essendo ramificati, riescono a capire le esigenze anche di piccoli borghi“.

Sulla digitalizzazione delle pratiche fiscali, Filacchione ha dato uno spunto interessante: “I cittadini non erano pronti ad avere accesso ai bonus in via digitale. Noi, per questo, abbiamo dovuto spiegare come ci si può rivolgere alla PA attraverso diversi strumenti. Un esempio? Da oltre 5 anni, c’è il 730 precompilato. Ma a tutt’oggi la maggior parte dei 730 viene fatta dai CAF perché il cittadino ha sempre paura di fare quel famoso ‘click’. Ha bisogno di un supporto. Perché il sistema normativo italiano non è semplice”.

In collegamento con la dott.ssa Lambertisi è parlato dei tagli del Governo a danno dei CAF. La dott.ssa, però, ha tenuto a sottolineare che “nel corso di tutti questi anni, se siamo arrivato a questo successo delle pratiche telematiche, è proprio anche grazie agli investimenti dei CAF. Noi eravamo presenti sul territorio da un lato a diffondere una cultura della legalità fiscale e, dall’altro lato, siamo stati promotori e sostenitori dei servizi telematici. Noi continueremo con sacrificio a dare gli stessi servizi”.

Si è, poi, ritornato in studio con il dott. Filacchione sul fatto che il CAF Fenalca è il terzo CAF più attivo su Facebook: “Siamo voluti entrare in questa piazza virtuale perché volevamo dialogare con i cittadini, cominciano a pubblicare dei contenuti di valore. Cercando di fornire degli strumenti e dei servizi che potessero dialogare con i servizi digitali, come la creazione di un’app in cui può avere il suo cassetto fiscale e un canale di assistenza diretto attraverso WhatsApp e i Facebook. È emersa, inoltre, fuori un’altra cosa: spesso, nella maggior parte dei casi, le notizie che girano provano a disorientare. Un buon 70% viene nei nostri CAF credendo a delle fake news girate sul web. Il consiglio è sempre quello di andare sui siti ufficiali“.

E per aderire al circuito Fenalca? A rispondere è la dott.ssa Lamberti: “Per far parte del nostro circuito – ha spiegato – è necessario avere l’autorizzazione dell’Agenzia delle Entrate e rispettare alcuni requisiti. Ad esempio, per il 730 ci vuole l’apposizione del visto di conformità. Ogni rigo indicato dal contribuente deve essere verificato e riscontrato dal CAF. Noi, ad esempio, riceviamo periodicamente dei controlli e dobbiamo prevedere dei programmi di formazione per i nostri operatori”.

La puntata si è chiusa con qualche consiglio ai cittadini per ricevere le agevolazioni che spettano di diritto: “Spesso – ha sostenuto Filacchione – i cittadini si trovano con agevolazioni revocati perché non sapevano di dover fare una cosa in assoluta buona fede. Molte persone se non rinnovano l’ISEE entro il 31 gennaio 2021 si vedranno visto revocato il Reddito di Cittadinanza. Tante persone persone perdono il beneficio e non lo sanno. Il sistema purtroppo è questo. Il cittadino viene abbandonato. Nel 2021 i cittadini si troveranno a fare due modelli CU, uno per la cassa integrazione e uno per il lavoro svolto in azienda. Se non lo si fa, si rischia di essere inadempienti. Ancora? Se io nel 2020 sono andato dal dentista, non posso detrarre la spesa se la spesa non è tracciabile, quindi se è fatta in contanti non è detraibile.

 

Fonte: Dailynews24.it

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