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Vuoi lavorare al Casinò di Venezia? Devi saper parlare il cinese. Sì, perché il 70 per cento degli habitué, qui, è cinese. E una buona parte di questo 70 per cento non parla italiano o lo parla poco e male.
Così da quest’anno per essere assunti al concierge, soprattutto nella sede di Mestre Ca’ Noghera, bisogna saper parlare cinese. Come riferisce La Nuova di Venezia e Mestre è infatti questa la meta preferita sia degli imprenditori cinesi che vengono dal Nord-Est dell’Italia ma anche dai turisti del Sol Levante che per la prima volta visitano il nostro Paese. Parlare la loro lingua è quindi un servizio in più che si offre a una clientela che solo nel 2024 ha portato nelle casse del Casinò circa 117 milioni di euro, 20 in quelle del Comune.
Già nel 2022 il Casinò richiedeva nel bando per assumere nuovi addetti all’accoglienza la conoscenza della lingua cinese. E all’epoca il progetto fu realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Studi sull’Asia dell’Università Ca’ Foscari. Oggi quel requisito, si legge nel bando, non è più opzionale ma essenziale.
Ma i primi adeguamenti alla clientela straniera risalgono a una quindicina di anni fa quando nella struttura venne aperto un ristorante cinese e furono introdotte le slot machine decorate da draghi, bamboo e fiori di loto, che erogavano gettoni con il numero 88, un portafortuna nella cultura cinese.