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Da oggi ha un nome ilcadavere fatto pezzi e messo in diversi sacchi della spazzatura,ritrovato nell’Adigetto il 28 luglio scorso. Si tratta diShefki Kurti, nato in Albania e residente a Badia Polesine. Il ritrovamento del suo corpo fu una macabra scoperta. Prima spuntò una gamba rinvenuta in una chiusa a Villanova del Ghebbo. Poi furono trovati il tronco, la testa e le braccia nel canale. I resti in sacchi di plastica, in acqua non da molto tempo. Domenica 31 luglio sempre a Villanova del Ghebbo sull’Adigetto, su segnalazione di alcuni cittadini, è stata ritrovata anche la gamba destra, vicino al paese. Immediatamente fu aperto un fascicolo per omicidio.
La vittima
L’uomo avrebbe compiuto 72 anni il prossimo 7 agosto. Era sposato, in pensione e conduceva una vita tranquilla. Kurti era incensurato, nato a Durazzo, in Albania, ma da oltre vent’anni viveva proprio a Badia, insieme alla moglie. Pochi anni fa era andato in pensione dopo aver lavorato comemuratore. La figlia Alketa vive in Svizzera, mentre il figlio Arben, detto Benny, sta a Masi, dopo aver vissuto a sua volta a Badia. In zona è conosciuto perché ha lavorato come dj e gestito vari locali.
La scomparsa
Capire perché i familiari non avessero subito formalizzato la denuncia di scomparsa dell’uomo è uno dei primi quesiti che si sono posti gli inquirenti che stanno lavorando al caso. A quanto ricostruito, dopo unadiscussionecon la moglie, l’uomo era uscito di casa, sbattendo la porta il 26 luglio e niente avrebbe lasciato pensare che potesse essere stato ucciso, quanto piuttosto che non avesse voglia di tornare. I familiari si erano già presentati dai carabinieri, ma solo lunedì hanno poi formalizzato la denuncia.