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Insieme all’erede di Chromecast, oggi Google ha presentato anche la quarta generazione di Nest Learning Thermostat, la nuova versione del termostato smart che arriva quasi dieci anni dopo il modello precedente. Per un primo momento, questo dispositivo non arriverà in Italia (ma solo in USA e Canada) ma è talmente bello (e utile, anche) che merita comunque di essere raccontato.
Design e interfaccia rinnovati
Da un punto di vista estetico, i passi avanti rispetto la generazione precedente sono lampanti: la nuova versione è molto più sottile, ha cornici ridotte al minimo e quasi invisibili (con un display del 60% più grande) e la ghiera rotante che circonda il display è disponibile in tre finiture metallizzate (color argento, nero oppure oro).
Complice anche il vetro curvo e la rinnovata interfaccia grafica, il paragone con Pixel Watch è quasi scontato. Proprio l’interfaccia gioca un ruolo molto importante nel salto generazionale: la nuova modalità Dynamic Farsight è personalizzabile sia per stile che per funzioni, dando all’utente la possibilità di mostrare un orologio (digitale o con lancette), temperatura, meteo o varie combinazioni.
Il display si spegne automaticamente quando non c’è nessuno nei paraggi, e questo è possibile grazie al nuovo sensore radar Soli (che viene usato anche nell’interazione col dispositivo).
Matter e Intelligenza artificiale
Oltre l’aspetto estetico, con questa nuova quarta generazione arrivano anche migliorie in termini hardware e software.
In primo luogo, una novità molto interessante è l’inclusione del Nest Temperature Sensor (di seconda generazione), che permette di monitorare facilmente la temperatura in casa, adattando di conseguenza le impostazioni del termostato.
Ma da un punto di vista software, l’innovazione più importante è sicuramente il supporto a Matter, il più recente standard per la domotica, che lo rende pienamente compatibile con i più recenti sistemi dedicati alla smart home (incluso Apple HomeKit). Tuttavia, il supporto a Matter è solo via Wi-Fi, e manca invece il supporto a Thread, il protocollo che permette ai dispositivi di funzionare come “hub” per la domotica (l’idea, quindi, è che dobbiate avere almeno un altro dispositivo dotato di Thread).
Infine, se si chiama Learning Thermostat ci sarà un motivo, e quel motivo è ovviamente l’approccio basato su intelligenza artificiale per identificare i pattern di utilizzo e regolare automaticamente la temperatura in base alle abitudini degli utenti, ma anche a seconda della temperatura interna in casa, e alle condizioni meteo.
Il nuovo Nest Learning Thermostat debutterà negli Stati Uniti e in Canada il 20 agosto, al prezzo di 279$.
Da dove partire con la domotica
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