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Nell’abisso di una tragedia costata la vita a una giovane donna, una tragedia del tutto privata adesso sotto la lente di ingrandimento, qualche indicazione importante potrebbe arrivare da un letto dell’ospedale San Martino. Dove nel reparto di rianimazione da ieri respira autonomamente la donna che martedì mattina in un palazzo di via Cantore ha imitato la sorella suicida pochi minuti prima, e si è buttata nel cavedio dal quarto piano.