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Il Teatro Regio di Parma diventerà monumento nazionale.
Il Senato ha dato infatti oggi il via libera alla procedura abbreviata per l’approvazione del disegno dilegge sul riconoscimento.
La proposta, avvita nella scorsa legislatura, è frutto dell’iniziativa parlamentare della senatrice leghista di Parma Maria Gabriella Saponara, come aveva riportato da Parma Repubblica.
“Proprio nel giorno in cui presentiamo il il Festival Verdi 2023, il mio primo da Presidente della Fondazione Teatro Regio, è arrivata un’ottima notizia per la città: il nostro Teatro diventerà monumento nazionale per legge, accrescendo ulteriormente la sua attrattività e ponendosi come uno dei grandi luoghi della cultura italiana. Ringrazio sentitamente tutti i parlamentari che hanno lavorato in questi mesi per raggiungere questo risultato”, commenta il sindaco di Parma Michele Guerra.
Teatro Regio di Parma monumento nazionale: il Senato studia la proposta
Apprezzamento e sostegno bipartisan al provvedimento.
“Il riconoscimento del Regio di Parma quale monumento nazionale è giusto e prestigioso per un teatro con una grande storia alle spalle. Parliamo di un luogo vivo, capace allo stesso tempo di testimoniare la storia del nostro Paese e di continuare a scrivere un pezzo di storia della nostra cultura e tradizione. E con questo voto, noi, oggi, diamo il giusto riconoscimento a quel luogo e a quel pezzo di storia e cultura della città di Parma e del Paese tutto”, ha detto in Aula la senatrice del Pd Enza Rando, componente della commissione Cultura. “Un teatro che, al pari della Scala di Milano e della Fenice di Venezia – prosegue Rando – è considerato dagli appassionati d’opera una delle case per eccellenza della grande tradizione operistica italiana, tanto da ospitare artisti di fama mondiale, quali Maria Callas e l’indimenticabile Luciano Pavarotti. Un voto trasversale con una portata anche simbolica importante: la cultura unisce i popoli nella pace. La nostra società ripudia in tutti i modi guerra e violenza”.
“Il Teatro Regio di Parma è tra i più prestigiosi al mondo per quanto riguarda la musica lirica. È un esempio di identita’ e di cultura, orgoglio per la città e per l’Italia. È un tempio della lirica e per il territorio rappresenta tradizione, capacità attrattiva culturale e turistica. Dispiace che negli ultimi anni si sia assistito a un sostanziale depauperamento della struttura a causa delle scelte della Giunta Pizzarotti. Ben venga, quindi, questo provvedimento che renderà monumento nazionale il Teatro Regio. Valorizzarlo, vuol dire valorizzazione l’identità culturale italiana che non ha pari al mondo. Qualcosa che va protetto e su cui bisogna investire”, afferma il senatore di Fratelli d’Italia Michele Barcaiuolo.
“Dichiarare il teatro Regio di Parma come monumento nazionale non è solo giusto, ma è un atto dovuto”. Così la senatrice Silvia Fregolent, della presidenza del Gruppo di Azione – Italia Viva – Renew Europe, dichiarando il voto favorevole alla procedura. “Il teatro Regio ha una tradizione antica, è luogo di eccellenza della grande tradizione operistica italiana, è il teatro che più di ogni altro ha consentito a Giuseppe Verdi di far conoscere la sua musica. Proprio per questo suo legame indissolubile con Verdi e’ necessario che il teatro sia incluso nelle iniziative musicali in sostegno del progetto di salvaguardia e promozione della casa museo di Verdi”, aggiunge.
Regio di Parma, al Senato una bellissima notizia per la città ma dai politici quante inesattezze
di Mauro Balestrazzi
“La procedura abbreviata per il ddl sulla dichiarazione di monumento nazionale del Teatro Regio di Parma è motivata – spiega il senatore di Forza Italia, Mario Occhiuto, non solo dal fatto che il teatro è centro nevralgico della cultura italiana per gli aspetti architettonici e artistici, ma anche per l’enorme importanza del suo vissuto sociale. Fu fortemente voluto da Maria Luigia d’Austria, una donna gentile e mite che ricercava il bello e amava la musica e che è passata alla storia come una sovrana culturalmente illuminata. Ha creato lo spirito identitario di Parma lasciando alle generazioni future una grande eredità. Maria Luigia d’Austria ha realizzato importanti opere pubbliche come ponti e cimiteri, strutture per i poveri e i malati e ha dimostrato particolare attenzione per la condizione femminile, precorrendo i tempi in un mondo maschilista. Ha avviato un vasto progetto culturale di riforma, e ha reso Parma più bella, più vivace e più ricca. Il teatro di Parma ha una storia unica ed è un’opera d’arte straordinaria e irriproducibile”.
La sala del Camino del teatro Regio intitolata a Renata Tebaldi. Durante una suggestiva cerimonia dedicata al celebre soprano internazionale, il sindaco Michele Guerra e Giorgio Tentolini hanno svelato due sue opere dall’artista di Casalmaggiore di 95cm di diametro realizzate sovrapponendo strati di rete metallica nera intagliati a mano su fondo ligneo bianco. Scoperta anche una targa che sarà posizionata all’ingresso della sala. Con la cerimonia di oggi si sono concluse le iniziative dedicate a Renata Tebaldi nel centenario della nascita, 1 febbraio 1922, e a 18 anni dalla sua scomparsa, 19 dicembre 2004.Foto Marco Vasini