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Roma — Non aspettavano altro, i sindaci ostili all’incoronazione di Gaetano Manfredi alla presidenza dell’Anci, per infilarsi in una partita che sembrava ormai chiusa. Acquartierati nel Nord Italia, lungo l’asse Milano-Torino, avevano perso le speranze di poter contendere all’ex rettore della Federico II — sostenuto da Pd e M5S, d’intesa con ampi spezzoni di Forza Italia e Lega — la guida degli oltre 7mila comuni chiamati il 20 novembre a eleggere il successore di Antonio Decaro, traslocato nel…