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Inchiesta corruzione, richiesta di giudizio immediato da parte della procura per Giovanni Toti, Aldo Spinelli e Paolo Emilio Signorini

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Come era stato annunciato, la procura di Genova ha depositato nella cancelleria dell’ufficio gip la richiesta per procedere con giudizio immediato nei confronti dei tre principali indagati dell’inchiesta per corruzione che dal 7 maggio ha sconvolto il panorama politico ligure.

La richiesta riguarda l’ex presidente della Regione Giovanni Toti, l’imprenditore Aldo Spinelli e l’ex presidente del porto Paolo Emilio Signorini.

Ora il gip ha 5 giorni di tempo, termine non perentorio, per decidere se accogliere domanda

Una volta notificato l’eventuale decreto di giudizio, le parti hanno 15 giorni per decidere se procedere con il rito abbreviato o chiedere un patteggiamento tenendo conto però del periodo feriale con slittamento termini.

L’istanza per l’immediato si incrocia strettamente con le ultime mosse delle difese.

Ieri, infatti l’avvocato Stefano Savi difensore di Toti ha depositato una richiesta per la revoca dei domiciliari giustificandola con le dimissioni da presidente avvenute la scorsa settimana. Los tesso hanno fatto i legali di Spinelli Alessandro Vaccaro e Andrea Vernazza.

Non si esclude invece che per Signorini, i suoi difensori Enrico e Mario Scopesi possano chiedere un patteggiamento.

Il giudizio immediato, infatti, può essere chiesto solo se gli imputati si trovano in carcere o ai domiciliari. E la Gip aveva cinque giorni di tempo, da ieri, per rispondere, dopo aver sentito il parere della procura.

Le due istanze procedono quindi parallelamente ed è probabile che la richiesta di immediato venga accolta quasi in contemporanea con al revoca dei domiciliari di Toti e di Spinelli, sempre che questo sia il parere della gip.

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15 Maggio 2024

La tesi accusatoria della procura è che ci siano stati scambi di favori e soldi per l’assegnazione di concessioni di terminal e banchine portuali a Spinelli. In particolare Toti avrebbe beneficiato di finanziamenti per le sue campagne elettorali e Signorini di benefit co e viaggi e regali. Anche Esselunga è coinvolta per i finanziamenti a Toti, anzi proprio questo filone era costato a Toti una seconda misura cautelare..

Oltre ai primi tre indagati le altre posizioni principali sono quelle di:

Il figlio di Aldo, Roberto Spinelli, è accusato di corruzione nei confronti del Presidente della Regione Liguria.

Mauro Vianello, imprenditore portuale è accusato di corruzione nei confronti

di Paolo Emilio Signorini.

Francesco Moncada, consigliere di amministrazione di Esselunga, per corruzione nei confronti di Toti.

Maurizio Rossi, editore di Primocanale, indagato per finanziamento illecito.

Agli arresti domiciliari poi revocati era finito anche Matteo Cozzani, ex capo di gabinetto del Presidente della Regione, accusato del reato di “corruzione elettorale” aggravata dal metodo mafioso per aver agevolato l’attività del clan Cammarata del Mandamento di Riesi.

 

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