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Nordio sulle intercettazioni non demorde. Sì «per mafia, terrorismo e reati satelliti». Ma non cita la corruzione. Parole sempre uguali, alla Camera ieri, al Senato il giorno prima. Le stesse da quando è Guardasigilli, e prim’ancora da magistrato. Stavolta con una punta di fastidio vagamente snob: «Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.