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Fascicolo esplorativo: la Procura di Trento, dopo gli incidenti che hanno visto coinvolti dei bambini, come quello di 9 anni che qualche giorno fa con un’infezione intestinale di origine alimentare è finito in ospedale, ha deciso di vederci chiaro. Il piccolo aveva mangiato il “Puzzone di Moena”. Adesso dopo quest’ultimo incidente – a novembre in ospedale una bambina di un anno di Cortina, nel 2022 un diciottenne morto, nel 2017 un bambino di 4 anni che finisce in coma (e a tutt’oggi lo è) – la procura ha chiesto all’Azienda provinciale la documentazione sul caso e le analisi eseguite.
Non ci sono indagati e non c’è neanche ipotesi di reato per ora, ma si potrà almeno iniziare le indagini. Sono diversi infatti i tipi di formaggio incriminati e bisogna capire quale sia il fattore comune. Sicuramente il latte crudo usato per produrre questi formaggi non ha subito trattamenti termici come la bollitura o la pastorizzazione che consentono di controllare eventuali germi patogeni che si trovano nel latte dopo la mungitura e che possono comportare un rischio per la salute dei soggetti elencati.