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“Oggi, pare per una morosità di appena 12 centesimi, Iren ha chiuso la fornitura d’acqua a 2 condomini di via Borzoli, lasciandoli a secco: in quei condomini ci vivono 72 famiglie, molte delle quali con bambini e anziani fragili. Inaccettabile che si trattino così i cittadini calpestando un diritto fondamentale. Non bastano gli aumenti dei costi dei servizi ormai alle stelle da anni con tariffe al limite dell’usura, non basta l’incertezza economica in cui versano migliaia di cittadini, ora ci si trova anche a combattere contro un’amministrazione che dimostra quanto le politiche sui servizi siano lontane dalle necessità reali delle persone”.
Lo dichiara il capogruppo regionale del M5S Stefano Giordano che aggiunge: “L’acqua è un bene primario, essenziale per la vita di ogni individuo e non può essere considerata una merce su cui giocare una vile partita di numeri. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda che ogni persona abbia accesso ad almeno 50 litri di acqua potabile al giorno per soddisfare i bisogni di base, tra cui bere, cucinare, lavarsi e igiene personale. La quantità di acqua garantita deve essere dunque sufficiente a soddisfare le necessità quotidiane di ogni individuo per una vita sana”. “Ho già inviato una Pec a Iren sollecitandola a ripristinare il servizio idrico: l’acqua è un diritto alla salute”, conclude Giordano.
“In merito a quanto occorso all’utenza idrica di Via Borzoli 19 a Genova, Iren – scusandosi per il disagio causato ai condomini – precisa che la limitazione del servizio, preannunciata con una serie di comunicazioni, è stata operata in seguito a un errore informatico: il condominio aveva infatti provveduto al pagamento della fattura, ma un disallineamento, seppur minimo, tra importo dovuto e importo versato non ha interrotto, come regolarmente previsto, l’iter di distacco per morosità.La fornitura è stata prontamente riattivata e già dalla mattinata odierna è tornata la regolare erogazione del servizio”.