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Quest’estate niente scappate ‘ad Alghero in compagnia di uno straniero’ e basta con le ‘languide occhiate’ su ‘spiagge assolate’. La stagione estiva entra nel vivo ma il rapporto degli italiani con le vacanze è molto cambiato rispetto al passato: siamo diventati più prudenti, oggi abbiamo meno voglia di sperimentare nuove amicizie e anche i classici flirt ‘balneari’ non ci interessano quasi più. Ci è rimasta la voglia di mangiare, quella sì, ma senza gli slanci ‘avventurosi’ di una volta. È la fotografia degli italiani in vacanza scattata dall’ultimo studio dell’Osservatorio Nestlé, che paragona la stagione di oggi con quella del 2018. “L’italiano medio esce dalla fase acuta della pandemia profondamente cambiato nei comportamenti – spiega a Repubblica Giuseppe Fatati, presidente dell’Osservatorio Nestlé – anche per quanto riguarda il rapporto con le vacanze e con il cibo inteso come momento di svago e convivialità”. Da questo punto di vista i due anni di Covid ci hanno segnato: “Siamo molto più attenti a quello che mangiamo, meno aperti ad esperienze nuove. E siamo anche meno aperti ai rapporti con gli altri”. La vacanza come momento di evasione dalla quotidianità ha perso attrattiva. E i pasti non sono più visti come occasioni di incontro: “Nei lunghi periodi di distanziamento ci siamo abituati a stare più da soli – spiega ancora Fatati – . Un tempo le vacanze erano un momento di evasione e di leggerezza. Oggi è meno così, siamo cambiati, ci siamo un po’ incupiti”.
Cibo sì ma senza sorprese
Rispetto a quattro anni fa, aumenta l’importanza che gli italiani attribuiscono alle esperienze gastronomiche. Ma a un’analisi più approfondita si scopre un totale cambio di atteggiamento. Oggi ci interessa meno sperimentare e assaggiare cose nuove (solo il 42% delle persone lo indica) rispetto a quattro anni fa, quando la nostra curiosità gastronomica era molto più spiccata (59%). Quest’anno preferiamo provare alimenti che non si discostano troppo dai nostri gusti abituali. Addirittura il 18% degli italiani oggi dice di mangiare in vacanza solo ciò che già conosce (nel 2018 erano il 13). Unica novità divertente – in quest’istantanea un po’ mesta – è il fatto che per la prima volta, tra le mete gastronomiche prese in considerazione dagli italiani, compare il Molise. La regione interessa al 7% delle persone: un inizio incoraggiante, considerato che nel 2018 aveva totalizzato un eloquente (e ingiusto) 0%.
Niente flirt balneari
I nuovi significati che gli italiani attribuiscono alla villeggiatura non riguardano solo la sfera del cibo. Nel 2018 oltre il 60% delle persone chiedeva alla vacanza divertimento, mentre oggi il dato si ferma al 56. Quattro anni fa le avventure sentimentali estive erano (sanamente) anelate da quasi un quarto degli italiani (24%). Oggi solo il 10% in vacanza desidera trovare un nuovo amore. “Siamo impauriti, cerchiamo la sicurezza – racconta il presidente dell’Osservatorio Nestlé – Il flirt estivo rappresentava l’ignoto, l’avventura. Come per il cibo, oggi restiamo più ancorati alle nostre abitudini. E un nuovo amore può mettere in crisi il nostro equilibrio, le nostre sicurezze. La pandemia ci ha mostrato quanto siamo fragili e questo ha influito anche sul nostro stile di vita, sul nostro rapporto con gli altri e con il cibo. E poi – ci tiene a sottolineare Fatati – non dobbiamo dimenticare che in molte persone, non solo anziani ma anche persone di mezza età, il Covid ha lasciato degli strascichi che persistono anche molti mesi dopo la guarigione. Molti sperimentano una stanchezza, un’astenia che semplicemente non permette di fare lo cose che si facevano prima”.