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La coalizione progressista si ricompatta sulle Regionali liguri, prende quota l’idea di una piazza unitaria dei leader a Genova

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Sulla Liguria è finita per perdersi, sconquassata dalle divisioni emerse sul nodo renziano e non solo quello, e sulla Liguria potrebbe ritrovarsi. È sulla sfida delle Regionali liguri di fine mese, che la coalizione progressista ha trovato l’occasione per ricompattarsi dopo le spaccature e il grande gelo tra i protagonisti del (fu) campo largo delle ultime settimane.

A due settimane dal voto regionale, con gli ultimi sondaggi che fotografano un sostanziale testa a testa tra candidati, a sinistra Andrea Orlando e a destra Marco Bucci, prende quota la possibilità di un ritorno ad una piazza unitaria, con tutti i leader sul palco uno di fianco all’altro, come già successo proprio a Genova non più tardi dello scorso luglio. C’è già una data ipotetica, il 24 ottobre, e ci sono le aperture di tutti: Giuseppe Conte, i leader rossoverdi Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, Carlo Calenda, e “ovviamente” – si precisa con questo termine, dal Nazareno – la segretaria dem Elly Schlein.

Tornato possibile anche e soprattutto con la compattezza ritrovata in Parlamento con il voto sulla Corte Costituzionale, allo scenario di “ricomposizione” tramite un appuntamento comune in piazza ci ha lavorato negli ultimi giorni lo stesso Orlando, che per primo ha patito sulla pelle della propria campagna elettorale i riflessi delle divisioni delle ultime settimane, e per primo ha la consapevolezza della delicatezza della sfida.

A riaprire la discussione, poi, è stato il leader grillino Conte, impegnato oggi in una lunga giornata genovese a sostegno di Orlando. “Se tornerò mai in piazza con Schlein per la chiusura della campagna? – ha risposto a domanda dedicata, a fianco dello stesso candidato governatore della coalizione – Abbiamo un progetto in comune, non ho alcuna difficoltà a fare la chiusura della campagna elettorale con Schlein e con altri che sono coinvolti in questo progetto politico coordinato”.

A cogliere l’occasione della disponibilità grillina, per primi, sono stati poi Fratoianni e Bonelli. “Bene l’iniziativa unitaria a sostegno di Andrea Orlando, abbiamo tutti il dovere di rendere credibile l’alternativa a questa brutta destra”, è la posizione di Avs. “Abbiamo lavorato sempre per l’obiettivo dell’unità perché è quello che ci chiedono i cittadini, per questo consideriamo positive le parole di Giuseppe Conte anche per il lavoro che abbiamo fatto in questi giorni per portare le forze dell’alleanza ad essere unite anche con iniziative comuni”.

“Certo, che problema c’è? – taglia corto invece Calenda – Se si sostiene un candidato si sostiene un candidato, mi sembra ovvio”. Mentre dal Nazareno, per rispondere all’apertura contiana, si ricorda il “testardamente unitari” diventato mantra più o meno riuscito di Schlein.

La manifestazione, ancora tutta da organizzare, sarà così un investimento sulla corsa di Orlando, davanti al rischio di una sconfitta che complicherebbe non poco la tornata dei voti regionali d’autunno, e insieme sullo stesso campo delle opposizioni uscito con le ossa rotte dall’ultimatum grillino sulla presenza renziana in squadra in Liguria per prima.

 

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