Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli n. 3830/21

VIES Newsletter

Gratuito / Prova ora

Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli n. 3830/21

La liaison Calenda-Meloni agita maggioranza e opposizione. Salvini: “Gli faremo aprire un cantiere”. Bonelli: “Si è fatto usare”

[ Leggi dalla fonte originale]

Calenda? “Faremo aprire un cantiere anche a lui”. Si rifugia nel sarcasmo Matteo Salvini, interpellato sulla possibilità che il leader di Azione sia un alleato del governo, dopo l’incontro di ieri sulla manovra con la premier Giorgia Meloni. “Calenda è stato votato per fare opposizione. Mi auguro che la faccia in modo costruttivo”, ha aggiunto il leghista, tranchant come lo erano stati ieri, a caldo, i forzisti Cattaneo e Ronzulli.

Anche se tra gli alleati di Meloni il mantra è “lasciamolo perdere, è irrilevante”, oppure “non ha i numeri”, la mossa di FdI e Terzo Polo continua a creare qualche nervosismo nella maggioranza, “per quanto molto solida” e a prova di infiltrati, come ha ribadito stamane anche il viceministro alla Giustizia (FI) Francesco Paolo Sisto.

Sul potenziale gioco di sponda – peraltro già paventato nell’elezione del presidente al Senato Ignazio La Russa – gli interessati ovviamente fanno il proprio gioco. “Questa è la scuola di pensiero del malpensanti”, dice il ministro FdI Nello Musumeci, delimitando il perimetro della maggioranza, ma al contempo dando atto al leader di Azione “che è un modo intelligente di fare opposizione”. “Le idee vanno ascoltate, vediamo”, minimizza il deputato di FdI Walter Rizzetto.

Il collega nel Terzo polo, Matteo Renzi, “trova surreali le critiche” per il faccia a faccia a Chigi, visto che “per noi fare l’opposizione significa avanzare proposte alternative credibili”. E lo stesso Calenda, pur “affascinato dalla storia di Giorgia Meloni”, come ha confessato a La Stampa, e predisposto “positivamente dal punto di vista della chimica”, esclude che entrerà nel governo: “Fiducia, appoggio esterno, stampella: sono tutte sciocchezze”. Al di là delle rassicurazioni, gli obiettivi del leader di Azione sono tutti in chiaro. Come le accuse a Forza Italia di sabotare il governo e le provocazioni al Carroccio sul merito della manovra “ancora di Salvini”: “Dal pos in poi, sono tutte bandierine elettorali della Lega”.

Poi c’è l’altro versante, quello delle opposizioni, diametralmente in allerta. Ieri dopo il vertice, dal Pd era intervenuta la vicepresidente Anna Ascani: “Calenda ha chiesto voti per Draghi, li usa per fare la stampella al Governo di destra di Giorgia Meloni”. “Non dire bambinate”, la replica.

Mentre nel metodo entra anche l’esponente verde Angelo Bonelli che discute “lo scarso senso istituzionale della Meloni perché se voleva confrontarsi con le opposizioni doveva lanciare un appello al confronto e non usare Calenda come strumento di deterrenza per lanciare un messaggio alla sua maggioranza”. Insomma, aggiunge l’esponente dell’Alleanza Verdi-Sinistra italiana, “si è trattato di uno sgarbo istituzionale” e “l’operazione di ieri è un’operazione in cui la Meloni usa Calenda e Calenda si è fatto usare”.

Il Portale Web dell’informazione libera

VIES TV

L’articolo che hai letto è stato di tuo interesse?

Scopri gli articoli correlati e lascia un commento!

Contattaci per info e collaborazioni.

Tags

Condividi questo post:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vuoi restare aggiornato sulle ultime news e le nuove uscite della nostra Web TV?
Iscriviti alla nostra Newsletter, ti invieremo solo informazioni utili e di valore.

Iscriviti alla nostra Newsletter mensile

Ricevi notifiche e riepiloghi delle notizie del mese

Non ti invieremo mai nessuno spam,
solo contenuti utili e di valore.

Il portale web dell’informazione libera.