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Nell’estate che ha segnato il record di temperature sui rilievi dolomitici, un (improvviso) risveglio con la neve può sembrare strano. Eppure la scorsa notte in Trentino Alto Adige e in Veneto il panorama ha riservato paesaggi invernali ovunque, con la neve che è caduta dai 2000 metri in su, in alcuni casi, ad esempio nel Trentino orientale, a quote inferiori. Nulla di strano, osservano gli esperti, precipitazioni nevose si sono viste a quelle altitudini anche in pieno agosto, ma il cambiamento climatico – dopo mesi africani – evidentemente ha fatto perdere il senso di ciò che un tempo era considerata la normalità.
Punta Penia
Dai 1700 ai 2000 metri la neve ha avuto l’effetto di una spolverata: 1-2 centimetri al massimo, ma sopra queste quote il manto fresco ha raggiunto localmente anche i 15 centimetri. Se poi saliamo ancora, si ha un vero effetto-inverno, con 20 centimetri al suolo. I mezzi spalaneve della Provincia autonoma di Trento sono dovuti entrare in azione per pulire le strade sui passi Rolle, passo Valle, San Pellegrino, Fedaia, Pordoi e Sella. La neve ha fatto capolino anche nel Bellunese: sul monte Piana, tra Cortina e Auronzo, il centro di rilevamento di Arabba ha registrato 10 centimetri di neve fresca, coltre che ha raggiunto i 15 centimetri a Ra Valles, a 2.600 metri di quota. A Cima Pradazzo sopra Falcade (2.200 metri) al confine col Trentino sono scesi 14 cm di neve. Cime imbiancate, dalla val Badia ad Obereggen, anche in Alto Adige.
Rifugio Auronzo
Temperature crollate ovunque, a valle e in montagna. Ma in quota il termometro è sceso anche di parecchi gradi sotto lo zero: Carlo Budel, gestore di Capanna Penia, il rifugio sulla cima più alta della Marmolada (3.343 metri), ha registrato un “meno 8” sul termometro e raffiche di vento a 90 chilometri orari. Sembrano lontani i 10 gradi di temperatura rilevati il 3 luglio scorso, quando un pezzo di calotta si è staccato da Punta Rocca, travolgendo e uccidendo 11 persone. La colonnina di mercurio è scesa ben sotto lo zero anche a Capanna Presena: “meno” 5 alla stazione di rilevamento a 2.700 metri di quota; 7 gradi sotto lo zero anche quasi 3.000 metri dei Crozzi Taviela, nel comune di Pejo.