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OpenAI mantiene le promesse, e dopo aver lanciato la funzione di ricerca di ChatGPT per gli utenti a pagamento, ora la rende disponibile anche a quelli gratuiti.
L’annuncio, l’ottavo dei 12 Days of OpenAI, una 12-giorni in cui vengono quotidianamente presentati nuovi prodotti e che ha già visto il lancio di Sora, promette quindi di cambiare il modo in cui usiamo il Web.
Lo strumento è disponibile da Web e app: per usarlo basta toccare la nuova icona a forma di globo a sinistra nel campo di ricerca di ChatGPT e poi fare domande come si farebbe normalmente con il chatbot.
Per ogni dettaglio sulla funzione (e i suoi rischi), vi rimandiamo al nostro articolo dedicato, ma il vantaggio, ovviamente, è il fatto di poter recuperare in tempo reale informazioni dal Web e integrarle con la posizione dell’utente. Nelle nostre prove, però, non è ancora in grado di sostituire un motore di ricerca tradizionale.
Le risposte sono in genere un elenco, a volte con immagini, link e orari, ma la loro utilità dipende dal tipo di domanda. Per richieste su come fare una torta o cosa si può fare stasera, è estremamente utile e preciso.
Se invece si chiede dov’è il benzinaio più vicino, potrebbe non fornire risposte efficaci, e rischieremmo di andare in un posto più lontano. ChatGPT però è conscio di questo limite e vi suggerisce di utilizzare Google Maps o app come Prezzi Benzina.
Se invece si chiede un albergo per il 31 dicembre, per esempio, il chatbot produrrà un elenco con descrizione del luogo e link a Google Maps delle varie proposte.
C’è inoltre ancora un limite: non è proprio per tutti. All’annuncio a ottobre, OpenAI aveva infatti dichiarato che la funzione non sarebbe arrivata solo agli utenti gratuiti, ma anche per quelli non registrati.
Al momento, invece, per usare la ricerca è necessario registrarsi con il proprio account, all’app o al sito Web. Immaginiamo che questa funzione verrà introdotta con un aggiornamento più avanti, ma per il momento Google può tirare un sospiro di sollievo.