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Un interesse concreto della Russia alla possibile destabilizzazione dell’Italia e del governo Draghi nei giorni in cui Lega e M5S scatenano ciascuno la propria offensiva nei confronti del capo dell’esecutivo. Un documento d’intelligence ne sarebbe la prova, come riporta La Stampa in un articolo di Jacopo Jacoboni che ricostruisce ripetuti contatti tra diplomatici e politici russi nei giorni di fine giugno, nel pieno della crisi politica che porterà il presidente Mattarella a sciogliere le Camere meno di un mese dopo. Fu Oleg Kostyukov, vicario dell’ufficio politico dell’ambasciata russa a Roma, secondo quanto riporta questo documento d’intelligence a contattare un emissario di Matteo Salvini, il consigliere per i rapporti internazionali del leader della Lega, Antonio Capuano, e a chiedergli se i ministri del Carroccio fossero intenzionati a dimettersi dal governo, facendolo cadere. Lo stesso Kostyukov che avrebbe comprato i biglietti aerei che avrebbero dovuto portare Salvini a Mosca in quei giorni, missione poi abortita e che Salvini ha detto di aver rimborsato.
Rivelazioni che il leader della Lega ha liquidato ironico definendole ” fesserie” questa mattina a Radio24. “Io ho lavorato e lavoro per la pace e per cercare di fermare questa maledetta guerra – ha detto Salvini -. Figurati se vado a parlare di ministri e viceministri, mi sembra la solita fantasia su cui c’é Putin, c’è il fascismo, il razzismo, il nazismo, il sovranismo. Non penso che Putin stia dietro al termovalorizzatore di Roma”.
Ma non è la prima volta che sorgono dubbi su suoi possibili rapporti opachi con Vladimir Putin e i nuovi sospetti sollevano immediatamente un polverone politico che potrebbe creare qualche attrito anche all’interno del centrodestra. Dietro la crisi politica italiana possa esserci stato un interessamento diretto della Russia, in virtù del chiaro posizionamento del governo di Mario Draghi a sostegno dell’Ucraina, anche militarmente, nell’operazione di contrasto all’invasione russa? Se lo chiede Enrico Letta che ha annunciato di voler interessare del tema direttamente il Copasir e di voler preparare interrogazioni parlamentari. Letta definisce inquietantati le rivelazioni su questi rapporti: “La campagna elettorale inizia nel modo peggiore, con una grandissima macchia su questa vicenda. Vogliamo sapere se è stato Putin a far cadere il governo Draghi”, ha detto il segretario del Pd a margine dell’assemblea di Coldiretti. “Credo che Salvini debba spiegare queste sue relazioni con la Russia, negli stessi giorni in cui si faceva pagare in rubli il biglietto per Mosca, che poi ha restituito”, ha aggiunto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a Morning News di Canale 5. E poi ha ribadito quel che aveva già detto lunedì aproposito dei tentativi di condizionamento della campagna elettorale per le elezioni del 25 settembre da parte della Russia: “Dobbiamo stare attenti alle influenze russe su questa campagna elettorale”.
Chiede l’intervento del Copasi anche il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone, a Sky Start: “Il governo Draghi è caduto per irresponsabilità di tre forze politiche: M5s, Lega e Forza Italia. Sulle ingerenze esterne di altri Paesi e in questo caso della Russia ci sono prove concrete, basta vedere la campagna referendaria di Renzi e le ultime elezioni politiche attraverso l’ostruzionismo e le fake news”.
Francesco Lollobrigida, capogruppo FdI alla Camera commenta queste rivelazioni chiedendo un chiarimento. “Le questioni di carattere internazionale vanno chiarite e approfondite, poi come Fratelli d’Italia non siamo imbarazzati da nulla rispetto a quanto deve essere la posizione internazionale del Paese. L’Italia è dalla parte del’Occidente. Noi siamo al fianco dei nostri alleati perché questo è giusto ed è anche utile all’Italia”.
Kostyukov, secondo questo documento d’intelligence avrebbe contattato Antonio Capuano, l’avvocato che affianca Salvini da qualche mese, che è stato deputato di Forza Italia dal 2001 al 2006 e consigliere comunale di Frattaminore, in Campania, fino al 2012. “Il diplomatico, facendo trasparire il possibile interesse russo a destabilizzare gli equilibri del governo italiano con questa operazione – scrive La Stampa citando fonti dell’intelligence – avrebbe chiesto se i ministri della Lega fossero intenzionati a rassegnare le dimissioni dal governo”.