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MILANO – È una delle vere sfide sulle quali si gioca il futuro di Milano e non risparmia (quasi) nessuno. Da chi vuole studiare nei suoi atenei e spesso deve rinunciare all’idea di avere anche solo un posto letto dentro ai confini della città, ai giovani lavoratori che non riescono a mettere radici perché l’affitto divora più della metà dello stipendio. Un’urgenza che morde un ceto medio che nella metropoli lombarda arranca. Per non parlare dei più fragili, soffocati da buste paga troppo basse per i suoi prezzi impossibili e dagli affitti alle stelle. Dopo Napoli, riparte da“Abitare Milano” la seconda tappa di Repubblica Insieme, domani dalle 17,30 alle 20 al Teatro Franco Parenti. Un evento gratuito al quale è necessario registrarsi a questo link.
Repubblica Insieme, l’emergenza abitativa a Milano
Oggi un operaio con uno stipendio da 1.360 euro al mese è in grado di comprarsi, se va bene, non più di un monolocale, a Milano. Un impiegato che ne guadagna poco più di 1.800 può concedersi un appartamento di 25 metri quadrati. Per acquistarne uno di 48 serve una busta paga di almeno 3.477 euro. Una fotografia restituita dall’ultimo rapporto dell’Osservatorio casa abbordabile promosso dal Consorzio cooperative lavoratori e Lum, in collaborazione con il Politecnico. Che parla di un indice di “metri abbordabili” ridotto del 17 per cento nell’ultimo decennio per le qualifiche medio basse, del 12 per quelle intermedie.
Repubblica Insieme Milano: gli ospiti
Il risvolto della medaglia di una crescita urbanistica imponente, accelerata dall’Expo, al centro del dibattito che vede protagonista la comunità dei lettori di Repubblica e gli attori del territorio (prenotazioni su eventi.repubblica.it). Si parte dal “trovare casa nella capitale degli universitari” con il rettore della Bocconi, Francesco Billari, la coordinatrice dell’Unione degli universitari, Elisa Frigeni, e Irene Tinagli, europarlamentare che presiede la nuova commissione per l’emergenza abitativa a Strasburgo. A delineare le sfide di Milano, il sindaco Beppe Sala. Un’occasione per parlare delle Olimpiadi invernali che vedranno trasformare alcune opere in studentati, ma anche di ciò che rimane di un modello di città che le inchieste sull’urbanistica sembrano aver messo in discussione.
Fra gli ospiti, Luciano Gualzetti, direttore della Caritas ambrosiana. Darà voce ai bisogni di chi fatica ad arrivare a fine mese discutendo di “solidarietà e sviluppo urbanistico” e degli aiuti che vedono in prima fila l’arcidiocesi. A chiudere, La Pina, all’anagrafe Orsola Branzi, storica conduttrice di Radio Deejay, con un interrogativo che è un po’ la chiave di questa seconda tappa di Repubblica Insieme: “Si può (ancora) abitare a Milano?”.