[ Leggi dalla fonte originale]
La variante Omicron non poteva presentarsi in un momento più delicato. Il picco dei contagi non sembra ancora in vista e le feste non ci aiuteranno a restare a distanza. Secondo l’Ecdc (European Centre for Disease Control), il rischio di diffusione anche nel nostro continente è alto. “Qualora – prosegue il documento di allerta emanato venerdì sera – l’introduzione di Omicron avvenisse nell’Unione Europea, l’impatto e le probabilità di ulteriore diffusione della nuova variante sarebbero molto alte”. I primi casi europei non hanno tardato a presentarsi (Belgio, Gran Bretagna, casi sospetti anche in altre nazioni). In Italia cosa possiamo fare per prevenire il contagio?
Coronavirus nel mondo: due casi di variante Omicron rilevati nel Regno Unito. In Olanda test su 61 persone arrivate dal Sudafrica
27 Novembre 2021
Le prime raccomandazioni sono arrivate venerdì sera dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). A livello di nazioni, occorre rafforzare il monitoraggio e condividere con gli altri paesi tutte le informazioni. Ai laboratori di virologia è chiesto, ove possibile, di iniziare a lavorare per capire quali sono i reali rischi di Omicron, sia in termini di maggiore contagiosità che di capacità di eludere le difese immunitarie.
Quel che gli individui devono fare, sempre secondo l’Oms, è rafforzare le misure di prevenzione: più mascherine, distanziamento e lavaggio delle mani. Alcuni enti locali in Italia stanno già prendendo sul serio il consiglio. A Milano, Como e Monza da oggi le mascherine sono obbligatorie anche all’aperto nel centro storico. Stesso provvedimento per Roma nelle vie dello shopping. Le stazioni della metropolitana e le strade del centro più affollate saranno ad accesso limitato, con polizia municipale e volontari della protezione civile a presidiare le transenne. Il Friuli Venezia Giulia ha anticipato di una settimana l’adozione del super Green Pass, che entrerà dunque in vigore dal 29 novembre, insieme all’obbligo di mascherine anche all’aperto.
Variante Sudafricana, cosa c’è da sapere. Più contagiosa della Delta, almeno 6 mesi per “aggiornare” i vaccini
di
Elena Dusi
26 Novembre 2021
L’Oms, l’Ecdc e le autorità sanitarie italiane sono poi unanimi nel raccomandare i vaccini: accogliere Omicron con una barriera di persone immuni che ostacolano la circolazione dell’infezione è il modo migliore per renderle la vità più difficile. Con la nuova variante i vaccini potrebbero calare un po’ di efficacia – non è ancora chiaro quanto – ma non dovrebbero perderla del tutto.
Un piccolo tocco di fortuna è che Omicron può essere diagnosticata con il semplice tampone molecolare. Era così anche con la Alfa, mentre la Delta poteva essere riconosciuta solo con il sequenziamento dell’intero genoma del virus, operazione che richiede diversi giorni.
L’analisi del tampone molecolare avviene mettendo tre brevi sequenze genetiche, chiamate sonde, a contatto con il campione da analizzare. Le tre sonde sono identiche a tre sequenze del genoma del coronavirus. A contatto con il virus, le tre sonde si attaccano alle sequenze gemelle del coronavirus e danno tre risultati positivi. Ma Omicron, per caso, con tutte le sue mutazioni ha perso dal genoma proprio la sequenza che corrisponde a una delle tre sonde. L’analisi del tampone darà dunque solo due risultati positivi, e il terzo nullo. Un’impronta inconfondibile. Anche se non proprio tutti gli apparecchi per l’analisi dei tamponi riescono a sfruttare questo trucco, si tratta comunque di una facilitazione nel monitoraggio.