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La xylella avanza nel Barese fino a Castellana Grotte e Polignano a Mare. Coldiretti: “Serve una nuova strategia”

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Riconosciuto lo stato di calamità naturale a Lecce, Brindisi e Taranto, ma l’avanzata della malattia in provincia di Bari con il nuovo focolaio a Polignano a Mare e i 18 ulivi infetti rinvenuti in zona indenne impone una strategia di contenimento più incisiva e la individuazione di nuove risorse: bisogna far fronte a un danno al patrimonio olivicolo, al lavoro e al turismo che ha raggiunto quasi i 3 miliardi di euro. E’ quanto affermano da Coldiretti Puglia dopo il riconoscimento, da parte del ministero delle Politiche agricole, dello stato di calamità da gennaio a dicembre 2021 causato dalla xylella per le intere province di Lecce e Brindisi e per i comuni tarantini Avetrana, Carosino, Faggiano, Fragagnano, Lizzano,  Manduria,  Maruggio,  Monteiasi, Pulsano, Roccaforzata, San Marzano di San Giuseppe, Sava e Torricella.

Il viaggio della xylella lungo la statale Lecce-Bari: “Il vettore del batterio si infila nelle scanalature degli pneumatici”

di Gennaro Totorizzo

04 Settembre 2022


La diffusione della xylella – si legge in una nota – “potrà causare un impatto economico negativo fino a 20 miliardi di euro sull’olivicoltura italiana ed europea, secondo uno studio statunitense, mentre il modello bioeconomico, che non ha considerato neppure il valore del patrimonio culturale degli ulivi plurisecolari, ha stimato che Il reimpianto di oliveti con varietà resistenti potrebbe contenere l’impatto in 1,6 miliardi. E la riduzione del tasso di diffusione del batterio e della malattia potrebbe evitare danni fino a 1,3 miliardi di euro”.

Delle dieci piante malate a seguito del nono aggiornamento del monitoraggio, due olivi infetti ritrovati a Polignano a Mare fanno parte di un nuovo focolaio a oltre 250 metri dalla zona cuscinetto, oltre a un olivo infetto in agro di Castellana Grotte che ricade in zona cuscinetto ma ad appena cinque metri di distanza dalla zona indenne. Delle 172 piante infette individuate col monitoraggio 2022 – rimarcano sempre da Coldiretti Puglia – 81 ricadono in zona contenimento, 73 in zona cuscinetto e 18 in zona indenne.

Peraltro, “nell’intera provincia di Brindisi la continua avanzata della xylella, con la presenza sempre più numerosa di oliveti con evidenti disseccamenti caratteristici dell’infezione dovuta al batterio, ha provocato conseguenze gravi nella parte sud del territorio provinciale anche sulla produzione e una diminuzione del olio extravergine, che in tali comprensori raggiunge anche il 50 per cento rispetto alle annate precedenti. A causa della xylella sono andate perse tre olive su quattro in provincia di Lecce, dove il crollo produttivo è divenuto incontrovertibile dal 2014 a oggi”.

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