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Avrebbero voluto chiudere la campagna elettorale a Santi Apostoli, luogo simbolo della sinistra (non a caso lì domani radunerà i suoi Giuseppe Conte) ma all’ultimo è stata soffiata dai rosso-bruni di Marco Rizzo, con Italia Sovrana e Popolare. Il cartello Sinistra-Verdi allora sceglie i Fori Imperiali, sotto al Campidoglio. Bandiere green, cartelli a difesa della 194 e contro l’inceneritore (che il Campidoglio di Gualtieri invece vorrebbe, eccome). Nicola Fratoianni, prima del comizio, si dice ottimista per il risultato. “Andremo ben oltre il 3%”, soglia minima per entrare in Parlamento. Per il post-elezioni, si augura un ritorno dell’asse giallorosso. “A me non preoccupa nulla tranne che la destra. Se la destra non avesse la maggioranza io sarei per ricostruire un governo che abbia il profilo del Conte 2, che era un governo molto ampio e che io vorrei ricostituire, se fosse possibile”. E dunque, dice il segretario di Sinistra Italiana, “penso che bisognerebbe ricostruire, subito dopo il voto, una convergenza con il M5S”. E nessuna preclusione per il Terzo Polo. Angelo Bonelli, il leader dei Verdi, ci va con i piedi di piombo: “Governare con Azione e Italia Viva? Vediamo. Dipenderà dal programma. E per noi non ci sarà il nucleare, di sicuro”. Sul palco, Bonelli chiama Calenda “Carletto il saputello”. Non proprio in amicizia.
Davanti a qualche centinaio di sostenitori, tra i più applauditi c’è Isabel Serra, una delle reponsabili di Podemos. “Adelante, compañeros”, esorta. La sua presenza alla kermesse rosso-verde è simbolica. E molto sottolineata dagli organizzatori. La settimana scorsa Pablo Iglesias, ex vice-premier spagnolo ed ex leader di Podemos, era stato a Napoli con Luigi de Magistris, che a Fratoianni e Bonelli fa concorrenza a sinistra con la sua Unione popolare, fuori dalla coalizione dem. “Ma Isabel Sarra rappresenta Podemos”, rimarca Fratoianni. E l’interessata, a domanda, spiega: “Iglesias era con De Magistris? Pablo ora è un semplice militante, non ha più ruoli nella direzione del partito. Noi appoggiamo la sinistra, speriamo che abbia un buon risultato”. Dal palco si dice convinta che sia “un momento decisivo non solo per l’Italia ma per l’intera Europa. Siamo davanti all’ultra destra ha come modello politico l’autoritarismo e la persecuzione del femminismo. Meloni e Salvini attaccano sempre i vulnerabili. L’estrema destra anti-politica è dannosa per la democrazia”.
“Renzi in Svizzera con jet privato: quasi 5 tonnellate di CO2 per presentare i candidati”. Fratoianni: “Climafreghista”
di Valentina Ruggiu
Ai Fori sfilano esponenti della sinistra europea e dei verdi. Benedetta De Marte, segretaria generale dei Verdi Europei e Vula Tsetsi, membro del comitato dei Verdi Ue. Nektarios Bougdanis, responsabile Esteri dei greci di Syriza. Una batteria di interventi con lo stesso mood: va sbarrato il passo a una destra “neofascista”, che mina i diritti delle donne e non difende l’ambiente. Parlano anche i due candidati di punta dell’alleanza, Aboubakar Soumahoro e Ilaria Cucchi. Strappa risate Giobbe Covatta, che si candida al Senato in Piemonte: “Sono un comico, non un politico… e lo so, l’ultima volta che è successo è stata una tragedia”. Racconta di correre come “ambasciatore del Pianeta. Anche agli estremisti che sognano la marcia su Roma dico: se non si difende l’ambiente, non esiste né Roma né una strada su cui marciare”.