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Il 1° agosto 1984, in una torbiera in località Lindow Moss, in Inghilterra, tre operai ritrovarono un cadavere maschile (che fu battezzato “Uomo di Lindow”). Definita “una delle scoperte archeologiche più importanti degli anni Ottanta”, la mummia di palude, molto ben conservata, appartiene a un 25enne vissuto circa duemila anni fa. Non sono chiare le circostanze esatte della sua morte, ma di sicuro è stato ucciso in modo violento, forse nel corso di un rituale. Oggi il corpo è stato liofilizzato ed è in mostra al British Museum.
Dal sottosuolo a volte possono emergere anche cose molto pericolose, complice il riscaldamento climatico. Il 1° agosto 2016, dopo un rialzo delle temperature abnorme (fino a 35 gradi) il permafrost di una zona remota della Siberia (il circondario autonomo di Jamalo-Nenec) iniziò a sciogliersi. Riemersero antiche carcasse di renna e si “risvegliò” il terribile batterio dell’Antrace, innescando un’epidemia. Morirono migliaia di capi ma anche un bambino che forse aveva mangiato carne infetta.