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“Una foto è un bacio o uno sparo” diceva Henri Cartier-Bresson. O forse no. La citazione esatta – da Il momento decisivo – è un po’ diversa (“La macchina fotografica può essere una mitragliatrice. Può essere il lettino dello psicanalista. Può essere un caldo bacio…”). Come spesso accade, però, la frase “rivisitata” è più incisiva dell’originale e forse sarebbe piaciuta di più anche a lui. Il grande fotografo, morto il 3 agosto 2004, diceva anche che per un buono scatto bisogna “mettere sulla stessa linea di mira l’occhio, la mente e il cuore”. Quand’era giovane andò in Costa d’avorio in cerca d’avventura. Laggiù, per un certo periodo, visse di caccia, imparando molte cose che gli sarebbero tornate utili nella fotografia. L’idea della fuga in Africa gli era venuta durante il servizio militare, quando aveva letto Cuore di tenebra di Conrad: metaforico viaggio nel nucleo più profondo del continente, ma anche nel nocciolo oscuro che si nasconde nell’animo di ogni uomo. Józef Teodor Konrad Korzeniowski, questo il suo vero nome, è morto un secolo fa, il 3 agosto 1924.