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L’Anpi e il ritorno delle pastasciutte antifasciste: 150 in tutta Italia in programa il 25 luglio

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Ricordava Alcide Cervi: “Ho sentito tanti discorsi sulla fine del fascismo, ma la più bella parlata è stata quella della pastasciutta in bollore”. Perché il 25 luglio di 79 anni fa, Aldo Cervi propose al padre Alcide di  festeggiare così la fine del fascismo: “Papà, offriamo una pastasciutta a tutto il paese intanto che il fascismo è caduto, poi si vedrà”. E quindi “andammo a prendere il formaggio in latteria in conto del burro che ci impegnammo a consegnare gratuitamente per un certo tempo. La farina l’avevamo a casa e altri contadini l’hanno pure data e sembrava che dicesse: mangiami ora che il fascismo e la tristezza erano andati a ramengo”. 

Nella memoria di quel giorno e di quelle battaglie, lunedì 25 luglio sono 150 le pastasciutte antifasciste organizzate in tutta Italia dall’Anpi, dai Comuni e dalle associazioni come la Rete per la pace, l’Arci, le Acli, dal momento che quest’anno è anche una mobilitazione per la pace e contro tutte le guerre. Gianfranco Pagliarulo, il presidente dell’associazione dei partigiani, che è stato al centro di polemiche sulla guerra in Ucraina, ribadisce: “Oggi caratterizziamo le pastasciutte sul tema della pace, rilanciando l’appello all’Unione europea perché avanzi una proposta di trattativa”. Un invito insieme a quell’altro di “allarme per la situazione sociale che può diventare esplosiva in autunno e preoccupati  per la tenuta democratica del Paese”. Perciò l’Anpi in vista delle elezioni del 25 settembre, senza entrare ovviamente nello scontro tra i partiti, invita a non dimenticare la bussola dell’antifascismo nel momento del voto politico.  “Si voti antifascista”, ribadisce Pagliarulo. 

E fu così che il 25 luglio del 1943 – anche se di lì a qualche mese molte altre cose sarebbero accadute, dall’armistizio ai rastrellamenti all’uccisione dei sette fratelli Cervi – si fece festa. Da casa Cervi partirono alla volta di Campegine i bidoni di latte che contenevano la pastasciutta con burro e formaggio e in piazza fu una notte di canti e balli senza il timore che arrivassero le camicie nere. Le pastasciutte antifasciste saranno in bollore da Nonantola a Barletta, da Bolzano a Cagliari, da Caltanissetta a Carpi, da Catania a Cesano Maderno, da Roma (con un doppio appuntamento) a  Cesena. A Casa Cervi anche quest’anno grande festa di musica e parole, visita anche al museo Cervi, presente Albertina Soliani , presidente della Fondazione Cervi e vice presidente dell’Anpi. Ma le iniziative si allargano di ora in ora, sono consultabili su www.anpi.it/eventi.    

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