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L’automassaggio per sgonfiarsi dalla testa ai piedi

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Gli esperti ti insegnano i gesti giusti per ritrovare la leggerezza ed eliminare i gonfiori attraverso l’automassaggio. Il segreto? Un po’ di pratica e molta costanza

15 Dicembre 2024

Poco movimento, giornate trascorse interamente in ambienti chiusi e riscaldati, pasti troppo ricchi di grassi e soprattutto di zuccheri e sale, che trattengono acqua nei tessuti e aumentano il carico di tossine… e così aumentano i gonfiori.

Per ridurre o eliminare i gonfiori una soluzione semplice, veloce nei risultati e a effetto coccola è l’automassaggio. Grazie a movimenti eseguiti secondo specifiche sequenze, l’automassaggio aiuta infatti a drenare i liquidi stagnanti e a ritrovare contorni più definiti. In più, puoi utilizzarli per stendere i cosmetici, così da potenziarne l’efficacia grazie alla miglior penetrazione dei principi attivi.

Ti insegnamo i gesti a effetto drenante e altri piccoli trucchi detox con la consulenza di Isabella Tavilla, fondatrice e docente di Arte del massaggio di Milano (artedelmassaggio.it), di Denisa Giardini, insegnante del linfodrenaggio manuale metodo Vodder (aidmov.it) e di Carlo Di Stanislao, dermatologo ed esperto di medicine naturali, dell’Università dell’Aquila.

Prima di iniziare, ricorda che è sempre importante aprire qualsiasi massaggio drenante, qualunque sia la parte interessata, sbloccando la linfa stagnante sul collo. Per farlo parti dalla zona dietro l’orecchio e prosegui lungo i lati del collo con 5 leggeri movimenti di spinta verso il basso fino a raggiungerne la base, quindi esegui la stessa sequenza dietro il collo (zona paravertebrale) e termina con 5 pompaggi (comprimi e rilascia) nell’incavo sopra la clavicola.

AUTOMASSAGGIO AL VISO: agisci sulla mandibola

Massaggia la zona mandibolare con 5 leggere spinte eseguite in sequenza: partendo dal mento, prosegui fino ad arrivare nella zona d’inserzione del muscolo massetere, in pratica dove termina la mandibola. Poi spostati sul labbro superiore, eseguendo sempre 5 leggere spinte verso l’esterno, fino ad arrivare sotto l’orecchio. Esegui altre 5 delicate pressioni sulla guancia, partendo dalla palpebra inferiore e scendendo fino all’inizio della mandibola.

L’idea in più. Per tre giorni puoi bere tre tazze al giorno (senza zucchero e altre aggiunte) di un tè cinese raffinato: il Pu-erh, dall’aroma singolare (ricorda la terra del sottobosco) e ottimo disintossicante e drenante anche del viso. Se il gonfiore è piuttosto accentuato, preferisci un decotto detox di radice di pungitopo, che stimola la diuresi.

Dosi: 60 g di radici per litro d’acqua; fai bollire per 10 minuti, lascia riposare per 20 (2-3 tazze al dì, per non più di una settimana).

AUTOMASSAGGIO CONTRO BORSE E OCCHIAIE: lavora con i palmi

Appoggia i palmi delle mani sugli occhi chiusi ed esercita delle leggere pressioni per 5 volte, alternandole ad altrettanti massaggi circolari nella zona perioculare. Al termine, strizza gli occhi. Ripeti il ciclo per tre volte.

↘ L’idea in più. Tutti i giorni applica un’emulsione con antiossidanti come i flavonoidi, che stimolano la microcircolazione, e vitamina C, a effetto schiarente sugli aloni bluastri e tensore sulle borse, grazie allo stimolo del collagene. In più, 2-3 volte alla settimana usa le speciali maschere in tessuto non tessuto, con agenti idratanti e decongestionanti.

AUTOMASSAGGIO ALLE MANI: premi con il pollice

Applica una noce di crema, quindi appoggia mano e avambraccio su un cuscino rivolgendo il palmo verso l’alto. Massaggia la linea del polso, poi tutto il palmo della mano, esercitando con il pollice 7 leggere frizioni circolari. Quindi, ruota la mano sul dorso e massaggia lievemente gli spazi interdigitali, sempre con 7 frizioni circolari alternate a delle leggere pressioni del pollice.

Gira di nuovo la mano e massaggiala risalendo con delicatezza dal palmo ai polpastrelli. Con l’indice e il pollice, esercita una leggera pressione sulla parte laterale delle dita, dalla base alle unghie. Infine, tira con estrema delicatezza le dita. Poi ripeti sull’altra mano.

↘ L’idea in più. Ogni giorno fai un maniluvio preparando 2 bacinelle, una con acqua a 35-40 °C, l’altra a 23 °C e versa in entrambe una manciata di fiori di fieno (in erboristeria). Immergi le mani nell’acqua calda per 2 minuti, poi in quella fredda per mezzo minuto e ripeti per 3-4 volte.

AUTOMASSAGGIO ALLA PANCIA: fai la “mezzaluna” sul fianco

Per un drenaggio linfatico manuale, sdraiati a pancia in su e appoggia la mano destra “di taglio” . Muovi la mano come se fosse una mezzaluna, eseguendo 5 movimenti. Appoggia la mano sinistra sull’altro lato, sempre all’altezza del fianco e ripeti gli stessi 5 movimenti a mezzaluna. Concludi con 5 sfioramenti a spirale su tutto l’addome. Esegui il massaggio tutti i giorni.

↘ L’idea in più. Un trattamento riflessoterapico che puoi effettuare in qualsiasi momento per un effetto sgonfiante rapido: stimola il punto di agopuntura del “Grande eliminatore”, che si trova esattamente tra indice e pollice. Premilo tra due dita per qualche secondo (su entrambe le mani).

AUTOMASSAGGIO ALLE GAMBE: stimola i linfonodi

Stendi una piccola quantità di crema o di olio sulla coscia. Iniziando dal ginocchio, esegui degli sfioramenti fino all’inguine per raggiungere la stazione dei linfonodi che si trova nell’interno coscia. Qui, a mani sovrapposte (una sopra l’altra), esegui dei leggeri pompaggi per 5 volte.

Passa poi alla zona dietro il ginocchio (cavo popliteo): con il palmo esegui 5 leggeri sfioramenti per dirigere la linfa dall’esterno del ginocchio verso l’interno.

↘ L’idea in più. Prepara un fluido concentrato a effetto drenante: miscela 50 ml di tintura madre di centella asiatica e 50 ml di linfa di betulla, 30 gocce di olio essenziale di pompelmo e 30 gocce di olio essenziale di lavanda, 2 cucchiai di glicerina. Versa in una bottiglietta di vetro scuro e chiudi ermeticamente. Agita prima dell’uso e stendine una noce prima di procedere con l’automassaggio.

AUTOMASSAGGIO AL CAVIGLIE: esegui i “pompaggi”

Inizia massaggiando delicatamente con un po’ di crema nutriente tutto il piede. Poi, partendo dal piede sinistro, con i polpastrelli di entrambe le mani effettua 5 pompaggi (cioè massaggi dal basso verso l’alto) su punti diversi intorno la caviglia, in modo da trattarla in tutta la sua circonferenza.

↘ L’idea in più. Fai un pediluvio immergendo la caviglia in acqua tiepida con 2 cucchiai di sale marino grosso, 5 gocce di olio essenziale di cedro (lipolitico) e 5 di cipresso (decongestionante venoso e linfatico). Dopo 15 minuti, tampona con un asciugamano e concludi con un massaggio circolare sulle caviglie, dal basso verso l’alto, usando un cubetto di ghiaccio avvolto in una garza.

Il potere degli oli essenziali

Puoi utilizzarli da soli, 2-3 gocce veicolate da olio vegetale (di mandorle dolci, argan, jojoba, avocado o anche di oliva, a tuo piacere), oppure aggiungerli alla crema abituale: in tutti i casi, gli oli essenziali sono l’ideale complemento al massaggio, anche e soprattutto a quello sgonfiante (escludendo, però, quello per il contorno occhi).

Le loro proprietà: oltre ad aiutare, insieme alle manovre, il drenaggio, e a offrire nutrimento alla pelle, le essenze, attraverso le vie olfattive che raggiungono il sistema limbico del cervello, sortiscono un effetto rilassante o energizzante, a seconda della composizione.

Ma quale essenza scegliere? Secondo il dermatologo Carlo Di Stanislao, «Per il viso sono indicate vetiver, lavanda, ginepro o limone per purificare e illuminare la cute; camomilla per calmare e lenire rossori e irritazione. Il gelsomino è ideale per la pelle secca, sensibile o infiammata; finocchio, geranio, mirra, rosa, salvia sclarea sono le essenze indicate per la pelle matura e segnata. Cipresso, ginepro, lavanda, limone e tea tre oil sono l’ideale per la cute grassa e con tendenza acneica. Per il corpo», continua il professor Di Stanislao, «sono indicati gli oli essenziali di pompelmo e pepe, per le proprietà stimolanti, drenanti e anticellulite, insieme al geranio bourbon e all’ylang ylang, elasticizzanti, utili per prevenire le smagliature e la perdita di tonicità».

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