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Stipendi bassi, precarietà, esternalizzazioni, contratti non rispettati. A scattare una fotografia (parziale) del lavoro culturale è l’associazione “Mi Riconosci” che da novembre a gennaio ha raccolto le risposte a un nuovo questionario dal titolo “Lavorare nel settore culturale: contratti, condizioni, prospettive”. C’è chi guadagna meno di 8 euro l’ora, chi non può bere durante l’orario di servizio, chi in 17 anni di lavoro non ha avuto alcuno scatto di anzianità, chi ha ferie non pagate, non ha rimborsi per le trasferte, lavora full-time nonostante un contratto part-time.
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