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La liquirizia è una delle piante più usate in fitoterapia, oltre che nell’industria dolciaria. «Il succo nero che se ne ricava serve infatti per preparare le caramelle e i tronchetti che trovi in commercio», spiega Marilla Buratti, medico fitoterapeuta, esperta di terapie naturali a Milano. In Cina la liquirizia era nota come “erba dolce” o Gan Cao, e nella medicina ayurvedica veniva chiamata “bastone di miele”. Serviva per preparare molte ricette curative, incluso un latte afrodisiaco con rafano e ginseng.
Principi attivi e proprietà
La liquirizia (Glycyrrhiza glabra) contiene flavonoidi e fitosteroli, ma il principio più importante è la glicirrizina.La glicirrizina dolcifica cinquanta volte più dello zucchero. Per questo la liquirizia è usata spesso nelle ricette erboristiche per correggere il sapore amaro delle tisane.
Secondo le ultime ricerche i preparati di liquirizia sono un toccasana per lo stomaco. Curano le gastriti, prevengono le ulcere e calmano i crampi. Ti aiutano anche a digerire, combattono l’aerofagia e sono blandamente lassativi.Gli estratti di liquirizia aumentano le difese contro i virus e combattono infiammazioni croniche (reumatismi e malattie respiratorie). Contengono infatti molecole che agiscono come cortisonici naturali.In decotto calma la tosse e scioglie il catarro.In molti doposole e creme per la pelle trovi l’acido glicirretico estratto dalla liquirizia: è ottimo contro le irritazioni.
Come la trovi
Radice Usala in tisana contro i bruciori di stomaco, per facilitare la digestione e calmare la tosse. Metti un paio di cucchiaini di radice sminuzzata in una tazza di acqua bollente, lascia riposare per un quarto d’ora e bevine due-tre tazze al giorno. Con la stessa quantità in macerato puoi preparare anche un’ottima bevanda dissetante: lascia la liquirizia in acqua per cinque ore assieme a un pizzico di semi tritati di anice e coriandolo.Compresse Sotto controllo medico prendila per contrastare gastriti e colon irritabile. La posologia dipende dall’integratore prescelto.
Usi alternativi
Se hai infiammazioni alla bocca mastica un bastoncino di liquirizia: ti aiuterà a guarire più in fretta. Attenta! La liquirizia può provocare ritenzione idrica e aumentare la pressione del sangue. Se già soffri di questi problemi chiedi consiglio al medico prima di usarla, e non mangiare neppure caramelle! Ricorda anche che interferisce con alcuni farmaci (diuretici, cortisonici), ed evitala se sei incinta.
A scuola di botanica
La liquirizia (Glycyrrhiza glabra) è una pianta spontanea diffusa in tutte le zone mediterranee, soprattutto nei terreni sabbiosi vicino al mare. Appartiene alla famiglia delle leguminose, ed è un arbusto perenne con radici e lunghi stoloni, cioè rami dalla corteccia marrone e l’interno giallo che crescono strisciando al suolo. Raccogli le radici da settembre a novembre, lavale e tagliale a pezzi di 10 centimetri circa, poi falle essiccare all’ombra e conservale al riparo dell’umidità.
Con la consulenza di Marilla Buratti, medico fitoterapeuta esperta di terapie naturali a Milano
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