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MOLVENO – “Non volevo mettere il dito nella piaga, ma contribuire a rimarginare una ferita. Il risultato, per colpa di feroci attacchi social, è che ora ricevo minacce di morte contro di me e la mia famiglia”. Lo scultore asiaghese Marco Martello, noto con il nome cimbro di Martalar, denuncia l’ultimo capitolo della “guerra dell’orso” che infiamma il Trentino.