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Per la deputata di Fratelli d’Italia Ylenja Lucaselli, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella “utilizza molto spesso il riferimento alla Costituzione per esprimere la propria posizione rispetto ai provvedimenti del governo, atteso che non esiste una sinistra, un’opposizione capace”. La parlamentare meloniana, relatrice della legge di Bilancio in approvazione alla Camera, in un’intervista a Tagadà su La7, ha detto che “se poi alla fine” il capo dello Stato “firma” le leggi, “evidentemente non c’è un vero problema costituzionale alla base”.
“Quindi sicuramente sì – ha continuato la deputata – c’è molto interventismo che poi non si traduce in realtà nel blocco di uno o più provvedimenti, come sull’immigrazione o il ddl Foti sulla revisione della Corte dei conti, perché ci sono una serie di misure imprescindibili e necessarie per il controllo della Corte conti su enti locali”.
Secondo Lucaselli, “il ddl Foti che può essere contestato, si può dibattere, verrà affrontato nelle sedi opportune del Parlamento” ma “il riferimento da parte del presidente della Repubblica è un po’ oltre il potere”.
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di , Giovanna Vitale
Infiammata la polemica, a sera, la deputata ha pubblicato una nota di retromarcia: “Ho sempre considerato e considero il presidente della Repubblica Sergio Mattarella un punto di riferimento per tutte le forze politiche e per gli italiani. Lontano da me il pensiero, dunque, di ascriverlo al ruolo di opposizione del governo”, scrive la parlamentare di FdI. “Mi dispiace – conclude – che le parole usate durante la diretta abbiano indotto ad attribuirmi un pensiero che non ho e siano state strumentalizzate facendo torto al ruolo di arbitro e di custode della Costituzione che il presidente Mattarella si è dato dall’inizio del suo mandato”.
Il dietrofront è arrivato dopo il fuoco di fila delle opposizioni. Per il leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte, “Lucaselli deve studiare di più, perché se studiasse di più la nostra Costituzione non si permetterebbe di dire che il presidente Mattarella usa la Costituzione per esprimere posizioni personali”.
“Invece – ha aggiunto Conte – le sue posizioni sono equilibratissime e sono proprio per interpretare e leggere e divulgare i principi costituzionali, nulla di personale”.
La capogruppo Pd della commissione Affari costituzionali della Camera Simona Bonafè si è detta “stupita” per la dichiarazione: “Parole gravi – ha commentato la deputata dem – che peraltro non tengono conto del fatto che il presidente Mattarella è da sempre al di sopra delle parti”.
“Chiediamo alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni – ha continuato Bonafè – di prendere immediatamente le distanze”.
Il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova ha definito le parole di Lucaselli un “sintomo di analfabetismo istituzionale” perché “il presidente della Repubblica è il garante della Costituzione e dei suoi valori, che tutti, opposizione e a maggior ragione maggioranza e governo pro tempore siamo chiamati a rispettare”.
Anche secondo Della Vedova “il capogruppo Bignami e la stessa presidente del Consiglio devono spiegare subito se condividono oppure no questa presa di posizione di un esponente di rilievo di Fdi”.
“Meloni sconfessa Lucaselli o decide di stare in silenzio e di non difendere il Quirinale?”, ha chiesto il deputato di Avs Angelo Bonelli. “Fratelli d’Italia oggi ha superato il limite: un fatto che mai avremmo immaginato potesse accadere. L’attacco a Mattarella è gravissimo e non può essere lasciato cadere nel vuoto. La destra italiana sta tentando di demolire tutti gli organi costituzionali di garanzia come la magistratura ordinaria e contabile”.
“Imperdonabile”, ha chiosato il leader di Sinistra italiana Nicola Fratoianni: “È evidente che a chi confonde, come avvenuto in una trasmissione tv, Gulag e Gulash può capitare di non conoscere le funzioni assegnate dalla Costituzione, il ruolo assegnato al Capo dello Stato e il rispetto a lui dovuto”.