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Con l’apertura dei cancelli agli iscritti, prende il via ‘Nova’, la kermesse che chiude l’assemblea costituente del Movimento 5 Stelle al Palazzo dei Congressi di Roma. Una lunghissima fila attraversa la piazza davanti all’edificio che ospita l’evento. Al centro del salone principale, un palco circolare contornato dalla platea.
La contestazione
Subito è partita una contestazione. Un gruppo di una ventina di persone ha interrotto l’intervento iniziale di Giuseppe Conte con cori e urla. “Onestà e trasparenza-trasparenza – urlano lo slogan delle origini gli attivisti sotto la sigla ‘i figli delle Stelle’, dissenso interno che contesta la politica di Conte e le procedure di voto – Dimissioni, siete come il Pd, due mandati e a casa”. Alcuni militanti indossano una maglia bianca con i volti di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. “Avete dimenticato tutto, siamo nati tra i banchetti, non in un teatro. Siamo nati per strada e oggi ci portano in teatro”.
(ansa)
L’ex premier dal palco invita a non fischiarli, a lasciarli esprimere. Gli iscritti in platea si schierano con lui e intonano “c’è solo un presidente”. Poi i contestatori vengono accompagnati fuori dalla sala.
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La replica di Conte
“Lo avevamo previsto. È fisiologico e siamo aperti anche al dissenso”, risponde Conte. Che, senza scomporsi, osserva che “questo processo costituente è assolutamente partecipato, aperto a persone che, nell’ambito di una comunità di 90mila componenti, hanno tentato di contestare e delegittimare sin dall’inizio”.
Nell’aprire i lavori, Conte spiega: “Noi abbiamo pensato di dare l’esempio. Quando migliaia di cittadini non vanno a votare, il Movimento 5 Stelle non può rimanere indifferente. Lo spirito non può essere migliore di questo, con la grande partecipazione e l’entusiasmo che ci sono per questo processo”.