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Più di 200 contagiati a Trieste dopo le proteste al porto. Commercianti furenti a Milano paralizzata dai cortei da 16 sabato di fila. Roma ancora sotto choc per le manifestazioni di un mese fa con l’attacco alla sede dalla Cgil. E il Natale è alle porte… Così, sulle manifestazioni ‘no pass’ arriva la stretta del Viminale: “Concessi solo sit-in e fuori dai centri storici”, si legge in una nota del sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia. “Vista la risalita dei contagi saranno anche intensificati i controlli sul Green pass. Vanno mantenute le misure di prevenzione in atto e le persone devono essere incentivate a vaccinarsi”, continua Sibilia. “Non possiamo correre il rischio di dover fronteggiare nuove emergenze, come altri Paesi UE stanno sperimentando. Ne va della salute pubblica e dell’economia del Paese”.
A denunciare i danni per le continue manifestazioni nel fine settimana nel capoluogo lombardo, nei giorni scorsi è sceso in campo anche il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli: “Manifestare per le proprie idee è sacrosanto, ma va fatto nel perimetro della legalità e nel rispetto della libertà di tutti – ha detto – I cortei non autorizzati che si ripetono continuamente non rientrano in questo perimetro. Se dovessero continuare anche nel periodo natalizio il danno per le imprese, per i cittadini e per l’attrattività di Milano sarebbe inaccettabile”. E giù con i numeri a raccontare di come la raffica di cortei, solo nella città meneghina, abbia causato la perdita di dieci milioni di incassi a negozi, bar e ristoranti.
Corteo No Green Pass a Milano, 15mila manifestanti bloccano il centro: 16 identificati e 9 fermati, cariche della polizia
di
Luca De Vito
,
Massimo Pisa
16 Ottobre 2021
È preoccupata anche il presidente di Confcommercio Napoli, Carla della Corte. “Non possiamo permetterci nuove chiusure per colpa di chi non vuole vaccinarsi. È importante garantire una sempre maggiore sicurezza per la salute di tutti per assicurare un’atmosfera natalizia tranquilla che favorisca lo shopping. Questo periodo è essenziale per il nostro settore che esce da quasi due anni di gravi sofferenze”.
Dunque, proteste “statiche” e lontano dalle vie dello shopping. Queste le direttive che arrivano dal ministero dell’Interno. Indicazioni che nei prossimi giorni verranno fatte proprie dai singoli prefetti che avranno il compito, seguendo le differenti peculiarità urbanistiche, di tenere insieme il diritto a manifestare di chi non vuole il Green Pass col diritto dei commercianti a lavorare.
E se a Trieste il focolaio Covid legato agli ultimi cortei ha superato quota 200 contagiati (tra contatti primari, secondari e terziari), a Roma la situazione proteste, dopo il caos e le violenze dell’8 ottobre, sembra aver trovato un certo equilibrio. “Probabilmente grazie anche all’imponente sforzo di ordine pubblico per il G20 dove i cortei sono stati organizzati ma lontano dalla zona rossa e dai potenti del mondo – spiega Romolo Guasco, direttore della Confcommercio romana – non abbiamo riscontrato nelle ultime settimane grandi danni economici legati allo shopping del sabato pomeriggio. A testimonianza che si può anche manifestare senza ledere il sacrosanto diritto di tante aziende che escono da due anni di crisi nera e che hanno un disperato bisogno di rialzarsi”.