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“Ho deciso di candidarmi alle elezioni per il seggio lasciato da Berlusconi al Senato. Voglio portare in Parlamento temi e battaglie che mi stanno a cuore e che di questi tempi sono a rischio, o trascurati. Chi pensa sia una buona idea e vuole dare una mano, mi contatti. Grazie!”. Lo scrive su Twitter Marco Cappato tesoriere dell’associazione Luca Coscioni, che così si candida alle suppletive del 22 e 23 ottobre prossimi per il seggio rimasto vacante dopo la morte di Silvio Berlusconi. Seggio per il quale il segretario di Forza Italia Antonio Tajani ha detto nei giorni scorsi che proporrà il nome di Adriano Galliani come candidato del centrodestra.
Marco Cappato: “Mi candido a Monza per il Senato, se c’è una possibilità di unire le opposizioni è con il mio nome”
di Andrea Montanari
Un’autocandidatura, quella di Cappato, che sta iniziando a riscuotere appoggi. “Noi ti daremo una mano”. Lo scrive su Twitter il leader di Azione, Carlo Calenda. E ancora il segretario di +Europa Riccardo Magi: “Accogliamo con grande soddisfazione la disponibilità di Marco Cappato a candidarsi alle elezioni per il seggio vacante di Monza. In Parlamento è più che necessario rafforzare il fronte dei diritti e delle libertà civili. Speriamo che attorno al suo nome si crei una coalizione più ampia possibile. +Europa c’è e il suo sostegno sarà convinto”. I co-portvaoce di Europa Verde Eleonora Evi e Angelo Bonelli e il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni: “L’annuncio della candidatura di Marco Cappato alle elezioni suppletive del collegio di Monza è una buona notizia. Marco è una figura importante e significativa nelle battaglie per i diritti civili e per la transizione ecologica. Per questo auspichiamo che la sua disponibilità possa essere raccolta da tutte le forze di opposizione. Noi per parte nostra lavoreremo in questa direzione, quella di una alleanza per i diritti, la democrazia e il clima”, aggiungono.
E il presidente di +Europa Federico Pizzarotti: “La candidatura di Marco Cappato per il collegio senatoriale di Monza offre agli elettori la possibilità di votare per un politico che incarna due grandi questioni di +Europa: la battaglia per i diritti civili e la battaglia per la transizione ecologica ed energetica. Per questo, oltre che per le grandi qualità umane e politiche di Marco, saremo al suo fianco e invitiamo tutte le forze di opposizione a fare altrettanto”.
Aggiunge Pizzarotti che “sarebbe miope e irresponsabile per le forze liberali, democratiche e progressiste dividersi e contrapporre altri candidati a Cappato”: parole non casuali, visto che sulla sua autocandidatura, adesso, peseranno le decisioni del Pd. Così se Cappato precisa di voler “portare in Parlamento” le battaglie che da tanti anni sta conducendo “fuori dall’Aula”, come fine vita e diritti civili, precisa anche che la sua candidatura è “a disposizione di tutti, anche del Pd e di chiunque ritenga che la mia presenza in Parlamento possa essere un valore aggiunto sui temi che ho ricordato. Non c’è la pretesa che tutti siano d’accordo su tutto ma la logica del collegio richiede una valutazione di sintesi sulle proposte politiche e sulla storia personale del candidato. Io metto la mia storia e le mie battaglie a disposizione di tutte le forze di opposizione”. “Per me – aggiunge – è anche significativo il fatto di poter correre nel collegio dove sono cresciuto”.
Cosa farà ora il Pd? La prima a parlare, anche se con toni cauti, è la senatrice Simona Malpezzi: “Io sono sempre dell’idea che debbano decidere e valutare i territori. Quindi la federazione di Monza e Brianza. Penso che Cappato sia un simbolo di battaglie importanti ma poi ci sono le politiche della quotidianità sui territori, il contatto con gli amministratori e con i cittadini. Per questo dico che prima di tutto deve essere la federazione locale a pronunciarsi e ad essere ascoltata, e anche il territorio tutto”, osserva l’ex capogruppo dem al Senato, che conclude: “Il Pd sa che il confronto va oltre i propri iscritti ma in quel quadro che dicevo: si ascolti il territorio”.