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“Pattume mediatico-giudiziario”. Così Marina Berlusconi contro Report che ha mandato in onda un’inchiesta di Paolo Mondani sulla figura di Marcello Dell’Utri e i presunti rapporti tra Silvio Berlusconi e Cosa Nostra. Intervengono anche Forza Italia che chiede alla Rai di “fermare lo scempio”, Fratelli d’Italia che parla di “deriva ideologica” della storica trasmissione di Rai3 condotta da Sigfrido Ranucci. Che, sentito da Repubblica, replica alle accuse: “Un’inchiesta rigorosa, di grande interesse pubblico”. Dalla maggioranza si alza anche la voce indignata della Lega: “I morti si rispettano”
Marina Berlusconi: “Pattume mediatico-giudiziario”
“Il servizio che ieri sera Report ha dedicato a Silvio Berlusconi appartiene alla categoria del peggior pattume mediatico-giudiziario”. Così la presidente Fininvest in una nota aggiungendo che “naturalmente faremo ricorso a tutti gli strumenti legali più idonei per reagire a questo ignobile e vergognoso esercizio di pseudo-giornalismo”.
“Rimestando per quasi due ore in un bidone di accuse sconnesse, illogiche, già smentite mille volte, utilizzando prevalentemente, addirittura, brani di puntate precedenti, e dando voce a personaggi più che screditati, – spiega la figlia dell’ex premier – la trasmissione ha tentato di riesumare le infamanti, paradossali accuse di una presunta vicinanza di mio padre alla criminalità organizzata: accuse ormai vecchie un quarto di secolo e tutte regolarmente sepolte sotto le plurime archiviazioni decise – sempre su richiesta degli stessi inquirenti – dai Tribunali di Palermo, di Caltanissetta e di Firenze. Accuse totalmente false finite nel nulla, insomma, così come nel nulla non potrà che finire anche l’ultima di queste inchieste, assurdamente riaperta a Firenze molti anni fa, dopo quattro successive archiviazioni”.
“Per mio padre – prosegue Marina Belusconi – parlano i fatti: Silvio Berlusconi è sempre stato in prima fila contro tutte le mafie. I suoi governi hanno varato normative e ottenuto risultati che nessun altro esecutivo italiano può vantare: dalla stabilizzazione del carcere duro per i boss mafiosi (il cosiddetto 41 bis) nel 2002, all’Agenzia nazionale per la gestione dei beni sequestrati ai mafiosi nel 2010, fino al primo Codice antimafia nel 2011”.
Ma Report, aggiunge, “resta fedele al proprio dogma di disprezzo per la verità e per le garanzie processuali, oltre a perseverare nel consapevole esercizio del peggior ‘disservizio pubblico’, che non danneggia soltanto la memoria di Berlusconi, ma tutti coloro che avrebbero diritto a un’informazione basata sui fatti. Con l’aggravante di accanirsi su un uomo che, scomparso oltre un anno e mezzo fa, non può più difendersi. Report, però, va anche oltre, e nel suo delirio calunniatorio non riesce a trattenersi nemmeno davanti alla morte. I suoi autori – conclude – non solo hanno scelto di inserire nel loro montaggio alcune riprese del funerale di mio padre senza che ce ne fosse alcuna necessità, ma sono arrivati a irridere quei momenti di cordoglio, sovrapponendo alle immagini del suo feretro una canzonetta ironica: più che una colonna sonora, una colonna infame che viola non solo la deontologia giornalistica, ma il rispetto stesso della dignità umana”.
Forza Italia: “Rai fermi scempio”
“E’ gravissimo che ieri sera i telespettatori italiani del servizio pubblico siano stati sottoposti ad una sequela di vigliacche menzogne costruite per configurare un violento attacco politico di parte. Ancora una volta, la trasmissione Report ha assemblato una congerie di notizie false con l’ausilio di testimonianze anonime e strumentali interviste a dichiarati avversari politici per ledere politicamente la figura di Silvio Berlusconi, la sua storia imprenditoriale, familiare e politica. Utilizzando una costruzione artefatta di stralci di procedimenti giudiziari del passato e di indagini in corso, che nulla hanno a che vedere con l’attività politica di Forza Italia, si è cercato di condizionare in modo inqualificabile il pensiero di milioni di cittadini”. E’ quanto si legge in una nota di Forza Italia.
“Un fiume di fango, che non ha lesinato neppure un oltraggio agli ultimi giorni della vita del Presidente Berlusconi, irridendo persino ai suoi funerali e che l’intera comunità di Forza Italia respinge con forza, chiedendosi se questo si possa ancora chiamare servizio pubblico. Per questo – sottolinea la nota del partito – chiediamo ai vertici della Rai di intervenire immediatamente per fermare questo scempio che, nella furia di attaccare Forza Italia e anche il nostro segretario Antonio Tajani, arriva anche ad aizzare il sentimento antisemita contro Israele, tacciandolo di essere la causa di tutti i mali del mondo”, conclude la nota di Forza Italia.
FdI: “Conferma deriva ideologica”
“La puntata di Report di ieri sera ha purtroppo confermato la deriva ideologica di una trasmissione che dovrebbe fare giornalismo d’inchiesta. Si è scelto invece di rimestare nel fango di vecchie accuse, molte ormai palesemente smentite dalla stessa magistratura, per ribadire le contiguità tra Forza Italia e la mafia”. Lo dichiarano i deputati di Fratelli d’Italia, Francesco Filini e Augusta Montaruli, capogruppo di commissione vigilanza Rai e vicepresidente della Commissione.
“Purtroppo la trasmissione Report non è nuova a tali servizi, che ormai sembrano essere diventati un carattere distintivo di questo programma. Una trasmissione storica che ormai si ritrova a confezionare servizi tendenziosi e con evidenti finalità politiche, che nulla hanno a che vedere con il giornalismo d’inchiesta e con il servizio pubblico. Un evidente danno di immagine e di credibilità per la Rai”, concludono.
Lega: “Indegno, i morti si rispettano”
“Quanto andato in onda su Silvio Berlusconi ieri sera a Report è, a dir poco, indegno. Un servizio fazioso – tra l’altro con accuse trite e ritrite, smentite più volte – di cui, certamente, il servizio pubblico poteva fare a meno. Senza contare la canzonetta ironica montata sulle immagini del funerale del Cavaliere, ignorando del tutto il dovuto rispetto per i morti. Da rimanere, semplicemente, senza parole. Ci chiediamo se la dirigenza Rai non abbia nulla di dire a riguardo”. Così i parlamentari della Lega componenti della commissione Vigilanza Rai, Giorgio Maria Bergesio, Ingrid Bisa, Stefano Candiani, Elena Maccanti, Clotilde Minasi ed Elena Murelli.
La replica di Report
“Un’inchiesta rigorosa, di grande interesse pubblico che è stata seguita da punte di oltre 1,5 milioni di telespettatori basata su documenti e dichiarazioni vagliate dai magistrati. Si è dato conto delle novità emerse dalle perizie finanziarie economiche emerse dalla Procura di Firenze dove Silvio Berlusconi era indagato e dove oggi è ancora indagato Marcello Dell’Utri”, così Sigfrido Ranucci a Repubblica. “Si è data possibilità alla famiglia e a Dell’Utri di intervenire, in alternativa si è dato ampio spazio alle risposte dei legali nel corso dell”inchiesta e degli studi”.