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Intesa raggiunta nel nuovo Consiglio dei ministri che si è riunito oggi alle 16 a Palazzo Chigi sulle ultime misure anti-Covid. In particolare si è deciso di prorogare i provvedimenti già in vigore per quanto riguarda le mascherine all’aperto e la sospensione delle attività per discoteche e sale da ballo. In settimana sono attese invece le norme sulle quarantene a scuola. Tra le questioni aperte anche quella della durata del green pass per chi ha fatto anche la terza dose di vaccino. Ecco tutte le regole in vigore da domani, 1° febbraio.
Le mascherine
Fino al 10 febbraio le mascherine saranno ancora obbligatorie ovunque all’aperto. Compresa la zona bianca. La misura interessa a oggi tre Regioni; l’Umbria, il Molise e la Basilicata. Dalla zona gialla in su, infatti, vanno indossate fino alla fine dell’emergenza Covid.
Le discoteche
Locali da ballo e discoteche dovranno restare chiuse per altri 10 giorni. L’11 febbraio si potrà dunque tornare a ballare. In un primo momento si era deciso di prolungare lo stop fino a metà febbraio, ma – riferiscono fonti presenti all’incontro in Consiglio dei ministri – il ministro della Lega Garavaglia avrebbe fatto notare che il 14 febbraio, giorno di San Valentino, sarebbe stato difficile far rispettare il distanziamento sociale anche per i ragazzi. Il premier Mario Draghi – spiegano le stesse fonti – si è detto d’accordo e si è rivisto il timing.
La durata del Green Pass
Da domani, 1° febbraio, come già previsto, cambia la durata del Green Pass. Per chi è vaccinato ma solo con la prima dose da più di 14 giorni o con la seconda dose, la certificazione verde avrà una durata di 6 mesi e non più di 9. Il provvedimento ha un effetto retroattivo, ciò significa che una persona che ha ricevuto la seconda dose a luglio o prima vedrà scadere il suo Green Pass.
Tampone o vaccino per negozi e uffici pubblici
Sempre da domani, 1° febbraio, ci vorrà il tampone, il vaccino o il certificato di guarigione per andare alle poste, in banca, all’anagrafe o in un altro ufficio pubblico. Il Green Pass di base o rinforzato sarà necessario anche per entrare nei negozi di abbigliamento, nelle librerie, nei negozi di giocattoli per bambini o dal tabaccaio. Restano esclusi solo pochi esercizi racchiusi in una lista che ha già avuto l’ok del governo: ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi al dettaglio di alimenti e bevande dove però non sarà mai consentito il consumo sul posto; negozi di commercio al dettaglio di surgelati; negozi di commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali; commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati; commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari; commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati, farmacie e parafarmacie; commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati; commercio al dettaglio di materiale per ottica; commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento.
Le multe per i No Vax over 50
E ancora, scattano da domani, 1° febbraio, le multe per gli over 50 che non si sono sottoposti all’obbligo vaccinale, che non sono esenti né sono guariti di recente. Dovranno pagare una sanzione di 100 euro una tantum decisa dal governo quando, lo scorso 7 gennaio, ha introdotto l’obbligo vaccinale per quasi 28 milioni di persone. Sarà il ministero della Salute, attraverso l’Agenzia delle entrate, a multare gli inadempienti che avranno 10 giorni di tempo dalla ricezione dell’avviso di avvio del provvedimento sanzionatorio per comunicare alla Asl eventuali certificati che attestino la loro esenzione. Altrimenti l’Agenzia delle entrate trasmetterà entro 180 giorni “un avviso di addebito, con valore di titolo esecutivo”: i proventi delle sanzioni confluiranno nel Fondo delle emergenze nazionali. Alla sanzione ci si potrà opporre rivolgendosi al Giudice di pace.
L’obbligo di Super Green Pass al lavoro per gli over 50
Ci vorranno altre due settimane perché entri invece in vigore l’obbligo di Super Green Pass per accedere ai luoghi di lavoro per tutti coloro che hanno compiuto 50 anni. Dal 15 febbraio chiunque sarà trovato sul posto di lavoro senza il Green Pass rafforzato (ottenibile oltre che con la vaccinazione anche con un certificato di guarigione dal Covid) rischia una sanzione compresa tra i 600 e i 1.500 euro. I lavoratori che non presenteranno la certificazione verranno considerati assenti ingiustificati e sarà sospeso loro lo stipendio e qualsiasi altro compenso o emolumento, ma conserveranno il posto di lavoro e non saranno sottoposti a conseguenze disciplinari.
Arrivi dall’estero con Green Pass ma senza tampone
Da domani, 1° febbraio, chi arriva da un Paese dell’Unione europea potrà entrare in Italia con il Green Pass e quindi, se vaccinato o guarito, senza dover fare anche il tampone. Prorogate le misure sui corridoi turistici, a cui ne sono stati aggiunti di nuovi: Cuba, Singapore, Turchia, Thailandia (limitatamente all’isola di Phuket), Oman e Polinesia francese. Si tratta di viaggi organizzati in strutture sicure.