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Tra una settimana le mascherine spariranno quasi ovunque. Anche gli ultimi obblighi, quelli di portare la protezione sui trasporti e negli ospedali, decadranno infatti il 30 settembre. Resteranno ancora necessarie, per un mese, nei luoghi di lavoro dove c’è un rischio di contatto stretto. Teoricamente il governo in carica potrebbe prorogare di nuovo il termine, anche alla luce dei contagi che stanno risalendo e che stiamo entrando nella stagione fredda, ma siamo alla vigilia del voto e non è detto che si decida di prendere una misura del genere.
I trasporti
Su autobus, treni, metropolitane, pullman vige ancora l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2. A metà giugno la misura è stata prorogata fino al 30 di settembre, quindi tra una settimana teoricamente decade. I trasporti erano tra gli ultimi luoghi dove era rimasta l’imposizione di usare la protezione, comunque sempre meno rispettata da molti passeggeri.
Ospedali e strutture sanitarie
L’obbligo decadrà anche per coloro che entrano negli ospedali e nelle altre strutture sanitarie, cioè ospedali, ambulatori ma anche Rsa. E’ un po’ un controsenso che invece sia ancora necessario avere il Green Pass, quindi essere in regola con le vaccinazioni o aver fatto un tampone, per entrare in ospedale. Per questo tipo di strutture la proroga avrebbe più senso, visto che ospitano persone fragili.
Luoghi di lavoro
Per il settore del lavoro privato c’è un protocollo delle parti sociali ad indicare come comportarsi. L’obbligo di mascherina per quei colleghi che lavorano fianco a fianco, senza cioè possibilità di rispettare la distanza di sicurezza, è previsto fino al 31 ottobre. Probabilmente ci sarà il nuovo governo quando sindacati e rappresentanti dei lavoratori si incontreranno per decidere come andare avanti.
Scuola
Con l’inizio del nuovo anno scolastico erano già decadute le norme che imponevano di indossare le mascherine agli alunni e ai professori. Alcune università, invece, hanno deciso autonomamente di rimettere l’obbligo.