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“Non è colpa del governo ma di un altro organo dello Stato”: Giorgia Meloni oggi è stata ascoltata per oltre due ore dal Copasir e ha parlato dell’evasione di Artem Uss, l’uomo di affari russo che era ai domiciliari a Basiglio, piccolo centro nella provincia di Milano. Alla riunione con le forze parlamentari hanno partecipato anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai Servizi Alfredo Mantovano e la direttrice generale del Dis Elisabetta Belloni.
Enrico Borghi (Pd): “L’evasione di Uss figuraccia internazionale. Il governo dia spiegazioni”
di Giuliano Foschini
Il riferimento di Meloni alle responsabilità è alla magistratura: non a caso il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha spedito gli ispettori alla procura di Milano, la quale aveva concesso a Uss gli arresti domiciliari. La cui vigilanza era affidata ai carabinieri di Basiglio, che lo controllavano a casa ogni 72 ore. Secondo le ricostruzioni, Uss è riuscito a lasciare l’Italia in poche ore in macchina il 22 marzo, cambiando più auto e con documenti falsi, attraversando il confine triestino ed entrando in Slovenia. Da lì è arrivato in Serbia, da dove avrebbe preso un volo per la Russia.