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Innanzitutto voglio ringraziare “il ministro Raffaele Fitto per l’ultimo Accordo di coesione”, quello con la sua Puglia, appuntamento finale di “un giro che ci ha portato su tutto il territorio nazionale”. Giorgia Meloni, a Bari per l’Accordo di coesione con la Regione Puglia, conferma allora che “probabilmente questa è l’ultima iniziativa pubblica che io faccio con il ministro Raffaele Fitto, che tra massimo due giorni dovrà rassegnare le sue dimissioni da ministro della Repubblica per assumere un incarico, che – sottolinea la presidente del Consiglio – ci deve rendere orgogliosi come italiani tutti, di vicepresidente esecutivo della Commissione europea, con un portafoglio estremamente importante fatto di competenze strategiche soprattutto per territori come questo”.
Lo ha sottolineato la premier nel suo intervento a Bari per rimarcare anche che “voglio dire a Raffaele Fitto che sono intanto orgogliosissima del lavoro che ha fatto come ministro e sono soprattutto orgogliosa di quello che fara’ come vicepresidente della Commissione Europea”.”Penso che particolarmente debba essere orgogliosa la Puglia che oggi esprime il vicepresidente esecutivo dell’Europa intera”, ha aggiunto la presidente del Consiglio prima di entrare nel vivo dell’accordo.
Tra i progetti che fanno parte dell’Accordo di coesione tra il governo e la Regione Puglia “voglio ricordare lo spazioporto di Taranto Grottaglie, la prima infrastruttura nazionale dedicata ai voli orbitali e suborbitali, cioè alle missioni spaziali, praticamente Michele Emiliano come Elon Musk” ha detto la premier che ha ringraziato anche i pugliesi per il successo del G7: “Sono fiera di aver portato in Puglia i Grandi della Terra e che ancora adesso quando incontro ai miei colleghi mi fanno i complimenti per quello che hanno visto qui in Puglia”
Meloni a Bari, la firma con Emiliano: “I pugliesi ci hanno fatto fare bella figura nel mondo”
Gli interventi per la Puglia
L’intervento più cospicuo, 498,5 milioni, è per le imprese. Altri 275 milioni vanno per il corridoio plurimodale Maglie-Santa Maria di Leuca, la statale 275. Novanta milioni sono destinati alla promozione delle destinazioni turistiche, 80 milioni per il restauro dei beni ecclesiastici 25 milioni per i progetti strategici destinati agli attrattori culturali di rilievo sovraragionale. Sono alcune delle opere più importanti che saranno finanziate con il patto di coesione da 6 miliardi di euro che oggi la presidente del Consiglio ha firmato stamattina con Michele Emiliano.
Il presidente della Regione ha limato fino a stanotte l’elenco delle opere da finanziare, tagliando altri interventi da diverse centinaia di milioni di euro rispetto alle sue richieste. Ora però la quadra, in un’interlocuzione serrata con il ministro del Sud – ora vicepresidente della Commissione europea – Raffaele Fitto – è stata trovata.
Gli interventi finanziati
E così ora sarà possibile sovvenzionare con 70 milioni gli interventi strategici per la valorizzazione turistica del territorio. Trecento milioni serviranno a realizzare la camionale per il porto di Bari. Per le politiche attive del lavoro sono previsti 105 milioni, per il patto di cura in favore delle persone non autosufficienti 80 milioni, 145 serviranno all’accesso ai servizi socio educativi per minori (buoni servizio). Una somma di 50 milioni riguarda le misure di sostegno al reddito e di contrasto alla povertà, 95 per i buoni servizio per anziani e disabili, 120 per i minori da 0 a 6 anni.
Ventuno milioni sono per il diritto allo studio universitario. Poi c’è il capitolo “Ristrutturazione e ammodernamento delle aree industriali pugliesi”: 84 milioni e 500 euro.Ci sarà un nuovo padiglione espositivo sul viale italo-orientale della Fiera del Levante (30 milioni) e diversi interventi per il sistema delle acque, tra cui 69 milioni per l’intubazione del canale aperto a cielo aperto adduttore San Giuliano a Taranto e 98 per la Realizzazione del dissalatore delle sorgenti del Tara.
Un’altra parte importante dei finanziamenti riguarda il settore rifiuti. Sono previsti, per esempio, 84,8 milioni per le chiusure definitive delle discariche e 87,744 milioni per le bonifiche. Alla riqualificazione e recupero dell’area ex villaggio Azzurro Aeroporto Gino Lisa di Foggia per la Protezione civile andranno 38,7 milioni.
Le opere per Bari
Entra nel patto anche il parco del Castello di Bari, con una dotazione di 26,5 milioni. Finanziata anche la fornitura di bus a idrogeno e a basso impatto ambientale finalizzata al rinnovo del parco mezzi regionali (98,6 milioni) e ilcompletamento dei 106 alloggi previsti per la rigenerazione urbana Erp San Girolamo di Bari (35 milioni) nonché ilCompletamento 100 posti letto per 300 posti letto da destinare a residenze universitarie Bari (18 milioni). Il Policlinico di Bari sarà adeguato alle norme antincendio (35,8 milioni) così come il Perrino di Brindisi (38 milioni). Sarà messa in sicurezza e rifunzionalizzata l’ex Centrale del Latte di Bari, che ospiterà una casa di comunità (16 milioni).
Altri 71 milioni serviranno a realizzarel’Auditorium al Riuniti di Foggia. Nel settore trasporti, 110 milioni serviranno al rinnovo dell’armamento ferroviario della Fse.Previsto il recupero di 5 padiglioni dell’ex ospedale Bonomo di Bari (30 milioni). Per lospazioporto di Grottaglie 70 milioni. Si scorrerà òa graduatoria per l’Hydrogen Valley in aree dismesse e saranno realizzati 3 hub farmaceutici per 72 milioni.A Lecce è previsto l’ampliamento degli scavi archeologici a Sant’Oronzo e si avvierà il progetto Lecce Città euromediterranea con 57 milioni di euro.
Emiliano: “Siamo la prima regione per spesa”
“Siamo la prima regione per la capacità di spesa dei fondi europei e dei fondi per la coesione che oggi costituirà la base dell’accordo. Abbiamo fatto tutto il possibile, forse anche l’impossibile per recuperare il tempo perduto. Solo pochi anni fa eravamo una delle tante Cenerentole dell’economia italiana, adesso siamo una delle colonne importanti: a detta della stessa premier Meloni – ha evidenziato – siamo la locomotiva della ripresa economica italiana, che è ovviamente insufficiente, ma che cammina anche sulle gambe del Mezzogiorno, in particolare della Puglia”.