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Con la nomina a ministro di Tommaso Foti a cui ha affidato le deleghe relative agli affari europei, alla coesione territoriale e all’attuazione del Pnrr dopo il nuovo ruolo di Raffaele Fitto nella commissione europea, Giorgia Meloni ha deciso di mantenere per sé la delega al Sud, con l’intenzione di “avviare una ricognizione per il rilancio del Mezzogiorno – si apprende da fonti di palazzo Chigi – una ricognizione all’interno del Governo in merito a quanto già realizzato per rafforzare lo sviluppo del Mezzogiorno, ai programmi in atto e alle proposte ancora da implementare, in particolare su incentivi, infrastrutture e investimenti”.
Con la nomina di Foti, infatti, la premier ha provato a chiudere subito la partita. Inizialmente senza nessuno spacchettamento delle deleghe, salvo poi fare marcia indietro dopo le critiche per aver affidato la delega al Sud al neo ministro piacentino.
Meloni vuole solo fedelissimi, Foti ministro al posto di Fitto
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Come ha ricordato Meloni recentemente, “nel 2023 il Sud è stato la locomotiva d’Italia, con Pil e occupazione in crescita sopra la media nazionale e un forte impulso alle esportazioni. È intenzione della premier, concludono le stesse fonti, “procedere su questo percorso con ancora maggiore determinazione”.
Intanto, Galeazzo Bignami è stato eletto per acclamazione presidente dei deputati di Fratelli d’Italia. Prende il posto del nuovo ministro per gli Affari europei, la Coesione e il Pnrr Foti presente alla riunione dopo il debutto in Cdm.