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BOLOGNA – Come va interpretata la norma sulla lista dei paesi sicuri definiti dal governo e in vigore dallo scorso 24 ottobre? O meglio, prevale la norma europea o quella nazionale? E’ possibile disapplicare la norma nazionale sui paesi sicuri? Sono queste le domande che il tribunale di Bologna ha fatto alla Corte di giustizia dell’Unione europea partendo da un caso specifico per il quale ha sospeso la decisione.