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L’arrivo dell’ultimo corridoio umanitario dalla Libia (114 migranti giunti a Fiumicino in aereo oggi pomeriggio) è la medaglia al petto che il governo si appunta per mostrare all’Europa il volto di un’Italia accogliente e solidale e non quello della faccia feroce contro chi sbarca salvato dalle navi umanitarie.
I ministri dell’Interno Matteo Piantedosi e degli Esteri Antonio Tajani non perdono l’occasione e, ad 8 giorni dalla prossima riunione dei ministri degli Interni europei a Bruxelles in cui la Ue dovrebbe cominciare a passare dalle parole ai fatti sul piano di azione per il Mediterraneo, si presentano a Fiumicino ad accogliere i profughi.
“Noi siamo qui per testimoniare il nostro orgoglio come Italia, perché dei corridoi umanitari siamo fieri e lo diciamo anche quando parliamo con i nostri partner europei. Accoglienza e integrazione sono l’unica soluzione. Il governo italiano conferma e rinnova questa esperienza perchè vogliamo contribuire ai progetti di fuga dall’orrore”, dice Piantedosi dando il benvenuto ai 114 rifugiati provenienti dalla Libia e originari della Siria e di alcuni Paesi africani, tra cui Eritrea, Sudan, Sud Sudan e Repubblica Democratica del Congo.
“Questo è un percorso pilota, siamo l’unico Paese che organizza percorsi di questo tipo: no ai trafficanti di esseri umani e sì a un percorso che porta integrazione. Questa è l’azione che vogliamo fare nel continente africano e in Medio Oriente per battere guerre, carestie e terrorismo”, aggiunge Tajani.
I corridoi umanitari – pratica che l’Italia, seppure in numeri ancora in assoluto piccoli, adotta da diversi anni – sono un’esperienza quasi unica in Europa, un modello che la proposta portata da Piantedosi a Bruxelles vorrebbe esportare in tutti i Paesi Ue, insieme alle quote di flussi per lavoro da offrire ai Paesi d’origine che collaborano con i rimpatri, per imporre canali di ingresso legali e a fronte dei quali tentare di bloccare coloro che arrivano autonomamente con i barconi messi in mare dai trafficanti o soccorsi dalle navi Ong.
Dei 114 arrivati oggi, 101 saranno ospitati nel Sistema di accoglienza nazionale e gli altri 13 dalla Comunità di Sant’Edigio, dalla Federazione delle Chiese evangeliche italiane e Tavola valdese. Con questo arrivo si completa il primo protocollo per rifugiati e richiedenti asilo provenienti dalla Libia, firmato dai ministeri dell’Interno e degli Esteri, UNHCR, Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese evangeliche e Tavola Valdese, per un totale di 500 persone accolte nel nostro Paese, 300 dallo Stato e 200 dalle associazioni.