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‘La svolta necessaria’, è il titolo scelto per l’iniziativa dem al Nazareno, “perché riteniamo sempre più necessaria una svolta nelle politiche dell’immigrazione. E lo facciamo in un momento in cui si sta toccando uno dei livelli più bassi nella gestione delle politiche dell’immigrazione. Faccio riferimento all’incredibile scelta di deportare persone in Albania, scelta peraltro costosissima”, dice Pier Francesco Majorino, responsabile Immigrazione del Pd, aprendo il convegno del Pd al Nazareno in cui è stata presentata una “proposta per il superamento della Bossi-Fini, una proposta che per noi è il cuore di un cambiamento possibile all’interno delle politiche sulla migrazione”.
Prende la parola la segretaria dem, Elly Schlein: “Ringrazio i nostri parlamentari che stanno lavorando a rendere concrete con proposte di legge le cose che stiamo portando avanti, con questa proposta di Delrio che supera alcune storture del meccanismo della Bossi-Fini. Naturalmente il nostro percorso prosegue anche su altri aspetti della normativa per costruire una pagina nuova – aggiunge Schlein – Quando mi capita di incontrare ragazze e ragazzi nelle scuole non è facile spiegare come funzionano le regole sulla immigrazione a cominciare dalla Bossi-Fini, una legge ipocrita che pretende che per venire legalmente in Italia una persona debba essere chiamata da un datore di lavoro che lo chiama senza nemmeno conoscerlo”, spiega nella sede del Pd durante l’incontro pubblico sul tema dei migranti. Il punto fondamentale, per la segretaria del Pd, è “superare quell’impianto dal punto di vista del lavoro e non solo: la modifica presentata da Graziano Delrio vuole inserire dei percorsi regolari e regolati nell’ingresso in questo Paese”.
A questo si lega anche il tema del caporalato e Schlein ricorda quanto accaduto nell’ultimo periodo. “La destra non capisce che la società più sicura è quella che non discrimina, quella più inclusiva. Quello che è accaduto negli ultimi mesi ha dimostrato che se consenti che ci siano lavoratori di serie a e di serie B favorisci un dumping sociale che ricade su tutti. Abbiamo visto l’uccisione di Stnam Singh, un nome che non siamo disposti a dimenticare. Un caso non episodico, ma un sistema di sfruttamento. Quando affrontiamo il tema del caporalato, quello di cui parliamo oggi è fondamentale”, aggiunge.
Per la segretaria serve “un monitoraggio costante nelle strutture come i Cpr, io ne ho fatte tante di queste ispezioni. Non dimentico quando sono stato a Ponte Galeria e ho incontrato cento donne nigeriane tutte con lo stesso avvocato d’ufficio. Questo cinico accordo con l’Albania sperpera il denaro pubblico e viola i diritti fondamentali delle persone. Noi non possiamo accettare questo livello di disumanità, perché peraltro va contro la Costituzione nel suo spirito. Noi continueremo a mobilitarci, bene che ci siano in Albania alcuni nostri deputati e di altre forze politiche e noi garantiremo una presenza costante di monitoraggio”, dice ancora Schlein. Si riferisce all’ispezione di tre parlamentari dell’opposizione, Riccardo Magi di +Europa, Paolo Ciani di Demos e la deputata dem Rachele Scarpa, nel centro di trattenimento e rimpatrio di Gjader in Albania definito “un lager”. “Avevamo previsto che non sarebbe stato possibile identificare le persone fragili e i minori – osserva riferendosi al fallimento albanese e quanto avvenuto a bordo della nave Libra – Mentre Meloni porta la sua propaganda a Bruxelles, 4 persone sono state riportate indietro dall’Albania. Noi chiediamo quanto costano queste operazioni, per anni hanno fatto la retorica più becera sui trentacinque euro al giorno che costava l’accoglienza e ora spendono milioni per portare persone in grande fragilità in Albania”, osserva la leader dem. “Non possiamo accettare questo livello di disumanità”.