[ Leggi dalla fonte originale]
Enrico Letta è salito sul palco dopo una giornata piena di incontri. Prima il patto siglato con i centristi di Azione e PiùEuropa, poi il faccia a faccia con Luigi Di Maio. Sono state ore pesanti. E il segretario non lo nasconde: “Abbiamo fatto un accordo faticoso, ma lo abbiamo fatto perché dobbiamo creare un’alternativa vincente a queste destre”. Letta inizia a parlare accompagnato dagli applausi scroscianti dei militanti radunati a Via di Portonaccio, dove ieri è stata inaugurata la Casa delle volontarie e dei volontari del Pd. Presenti anche il sindaco Roberto Gualtieri e il presidente della Regione Nicola Zingaretti. Sarà questo il quartier generale romano dei volontari che si mobiliteranno sotto il solo cocente di agosto per dare impulso alla campagna elettorale che si concluderà con la data delle elezioni.
Quello a due passi dalla stazione Tiburtina è un luogo storico per i democratici della Capitale. La sala è tappezzata di manifesti colorati con gli slogan della campagna elettorale. E’ proprio qui che fu allestito il comitato a sostegno della candidatura del sindaco Roberto Gualtieri. “Anche quella fu una cavalcata straordinaria, vero Roberto?”, dice lanciando un sorriso al primo cittadino. Del resto lo schema che ha in mente il segretario non si distanzia troppo da quello che portò alla vittoria di Gualtieri, il quale riuscì a radunare più forze sotto un unico cartello elettorale.
Il sindaco lo sa e lo ribadisce non appena prende il microfono per parlare davanti ai volontari dem: “Allargamento e apertura alla partecipazione democratica, qui sta la vera carta che ci farà vincere le elezioni politiche. Oggi abbiamo dimostrato che non siamo qui per partecipare ma per vincere. Siamo in grado di costruire un’alleanza larga, forte e credibile”. I presenti applaudono quando Gualtieri parla di lavoro e di salari. Tra loro c’è anche il consigliere romano e segretario di Demos Paolo Ciani, la cui formazione aderirà alla lista aperta del Pd. Un altro ospite di peso è Nicola Zingaretti. L’ex segretario del Pd non ha ancora sciolto le riserva, ma potrebbe lasciare a breve l’incarico alla presidenza della Regione – ormai giunto quasi a conclusione – per candidarsi tra le liste dem. Una cosa è certa: come ha fatto intendere anche Letta, Zingaretti sarà parte integrante di questa campagna elettorale. “La differenza – ha scandito il governatore – la si fa nel bar, al mercato, tra gli amici”.